56 bis pronta in un anno Investiti 3,4 milioni

Sopralluogo del sindaco Romoli e del dirigente Ussai nel cantiere: «Lavori a pieno ritmo. Grazie alla circonvallazione Mossa e Lucinico potranno respirare»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 09.02.2016 Lavori per la SS 56 bis © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 09.02.2016 Lavori per la SS 56 bis © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Era diventata l’emblema delle opere pubbliche-lumaca. Per quarant’anni si è parlato “a vuoto” della 56 bis fra annunci e clamorosi dietrofront. Si era arrivati al punto che a Lucinico nessuno ormai ci credeva più. «Tanto non la faranno mai», dicevano tutti.

Ma oggi i lavori sono entrati nella fase più importante, nonostante il maltempo. Si è già proceduto al disboscamento in corrispondenza del vecchio “moncone” della 56 bis che moriva tristemente nei campi, senza contare la tanta terra sbancata sino a via della Stesa.

Il sopralluogo

del Comune

Perché ne parliamo oggi? Perché il sindaco Ettore Romoli, nella sua doppia veste di assessore ai Lavori pubblici, ha effettuato ieri mattina un sopralluogo assieme al dirigente Mauro Ussai. E il “responso” è stato positivo, assai positivo. «I lavori stanno andando avanti a pieno ritmo: nelle ultime ore, per la verità, si sono fermati a causa del maltempo ma le cose stanno procedendo per il meglio. È stata già rimossa la terra superficiale sino a via della Stesa e disboscate varie zone dove passerà la nuova arteria stradale», il commento di Romoli.

In una primissima fase, nei giorni scorsi, si era proceduto alla cosiddetta fase di “verifica bellica”, ovvero all’accertamento dell’eventuale presenza, sul terreno, di ordigni bellici. Esaurito anche questo intervento sono iniziati i lavori di disboscamento e scavo dell’area dove verrà realizzata la sede stradale: interventi che, secondo il cronoprogramma, dovrebbero essere ultimati entro la primavera del 2017. «Si tratta di un intervento atteso da tantissimi anni. Non posso che augurarmi non ci siano intoppi o inconvenienti. La speranza è che si possano bruciare i tempi vista la lunghissima attesa: mi piacerebbe che l’intervento potesse concludersi già entro la prima parte dell’anno prossimo», la sottolineatura del primo cittadino.

L’esborso

per l’intervento

L’intervento comporterà un esborso di poco meno di 3 milioni e 400mila euro. Prevede, nel dettaglio, la realizzazione di un tracciato lungo 1.600 metri e largo 10,5 che si collegherà con la nuova strada già realizzata nel Comune di Mossa. La nuova arteria viaria, su cui saranno realizzate due rotatorie, permetterà il collegamento con la zona industriale di Sant’Andrea e la strada regionale 56 e consentirà la deviazione del traffico pesante dai centri abitati di Sant’Andrea, Lucinico e Mossa, con un miglioramento della qualità dell’aria. La nuova tangenziale sbucherà, grossomodo, nei pressi del ristorante-trattoria “Al Fogolar”.

L’infrastruttura, l’abbiamo evidenziato più volte, riveste un’importanza strategica fondamentale per i traffici commerciali nell’area: oggi, i camion che dalla Slovenia intendono raggiungere Udine sono costretti a transitare attraverso gli abitati di Sant’Andrea, Mossa e Lucinico con tutti i disagi che ne conseguono. A lavori completati, la nuova arteria consentirà uno snellimento del traffico nei tre centri, con vantaggi evidenti anche in termini di qualità dell’aria. Negli anni, come testimoniato del resto dall’estenuante serie di rinvii, non sono mancati intoppi: dapprima, il mancato accordo con gli agricoltori proprietari dei terreni da espropriare, poco propensi ad accettare le condizioni dettate dai Comuni di Gorizia e Mossa; poi, nel 2013, la scoperta di un metanodotto, realizzato proprio in uno dei terreni oggetto delle procedure d’esproprio e giudicato incompatibile con il tracciato previsto.

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