A Bistrigna la seconda vita dell’impianto di compostaggio

STARANZANO
Rinasce a nuova vita dopo anni di abbandono l’impianto di compostaggio nella zona industriale di Bistrigna, precursore e simbolo della raccolta differenziata sperimentale nell’Isontino degli anni Novanta. La struttura di proprietà comunale situata in prossimità del depuratore fognario di Iris, venne costruita circa 25 anni fa con soldi pubblici e privati. Il Comune, dopo tre aste per la vendita dell’immobile andate deserte, l’ultima a febbraio scorso (cifra a base 285 mila euro), ora lo dà in affitto a Isontina Ambiente, la società multiservizi incaricata della raccolta differenziata che utilizzerà l’impianto come smaltimento e recupero dei rifiuti dello spazzamento delle strade.
Anziché mandare il materiale verso le discariche fuori regione con costi elevati, adesso verrà portato a Staranzano abbattendo la spesa. Il canone di affitto annuale si aggira sui 13 mila euro circa. La conferma della locazione arriva da Erika Boscarol, vicesindaco e assessore della Gestione e controllo del territorio dopo l’approvazione qualche giorno fa di una delibera ad hoc. «Abbiamo stipulato il contratto di affitto dell’area con Isontina Ambiente – ribadisce Boscarol – che condurrà un’attività sperimentale in maniera limitata destinando all’impianto il rifiuto da spazzamento stradale. Nel contratto poi, è stata inserita l’opzione che se dopo due anni l’esperimento va bene e dà importanti risultati c’è la possibilità dell’acquisto».
Nel grande capannone di Bistrigna il rifiuto verrà lavato, in modo da separare nel ghiaino anche i sassolini dalle frazioni recuperabili che fanno peso e spesa». «Tutto quello che viene raccolto col ghiaino – aggiunge Boscarol –, invece di essere trasportato fuori potrà essere utilizzato per fondi stradali e per edilizia, mentre gli altri rifiuti differenziati potranno essere riciclati. Ciò implica un risparmio di soldi».
Al momento, dopo un’accurata revisione, verranno riutilizzati alcuni macchinari funzionanti che si trovano sul posto. Poi ne verranno installati di ulteriori nuovi a seconda delle esigenze del ciclo di lavorazione. Sicuramente resteranno le “platee” delle parti in cemento dove viene appoggiato il materiale da separare.
«Siamo soddisfatti – sostiene l’assessore – perché l’area innanzitutto era ferma da tanto tempo. In più dall’altra parte c’è una società partecipata. Ci mettiamo quindi a disposizione e diamo una mano anche agli altri Comuni isontini per i costi dello smaltimento dello spazzamento stradale. Insomma, si dà vita a un’area che non eravamo riusciti a vendere e con Isontina Ambiente abbiamo un ottimo rapporto e ci riteniamo soddisfatti per come opera sul territorio».
Una notizia da sfruttare anche in campagna elettorale, visto che per quell’impianto le critiche erano fioccate numerose. –
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