A casa un minimarket della droga, due arresti

Marijuana, hashish ed eroina nell’abitazione di una coppia in viale Miramare. Ora si cercano i fornitori

Un minimarket della droga. Lo hanno scoperto gli agenti nella Squadra volante in un appartamento in viale Miramare. C’erano oltre 200 grammi di marijuana, cinque di hashish e quasi uno di eroina. In manette sono finiti i due inquilini. Si tratta di Anastasia Bolchakova e Andrea Dellizotti. Sono ai domiciliari, come ha disposto ieri il gip Guido Patriarchi al termine dell’interrogatorio di garanzia accogliendo le richieste del pm Pietro Montrone. I due sono assistiti dall’avvocato Chiara Centrone.

L’indagine-lampo è scattata nel pomeriggio di venerdì quando una pattuglia della Squadra volante, nel corso di un normale controllo, ha fermato in centro Anastasia Bolchakova. La giovane - già conosciuta dalle forze dell’ordine per vicende di droga - è stata perquisita e addosso le sono state trovate alcune bustine di marjiuana ed eroina. Droga che, secondo al polizia, era destinata allo spaccio. A questo punto è scattata, d’intesa con il pm, la perquisizione nell’abitazione. Quando sono arrivati i poliziotti ad aprire la porta è stato Andrea Dellizotti, che è il convivente della donna. E in casa è stata trovata la scorta. Un quantitativo ritenuto ingente e destinato al piccolo spaccio. Da qui inevitabile l’arresto per i due. Ora le indagini vanno avanti. Gli investigatori della Squadra mobile - che stanno apoprofondendo gli accertamenti e i riscontri investigativi - puntano ai fornitori della coppia.

Pochi giorni fa era finito di nuovo in manette Michele Rossin, 31 anni, consocio di una pizzeria della prima periferia triestina accusato di spaccio di droga. Lo scorso 10 gennaio la polizia locale l’aveva arrestato poiché trovato in possesso di 70 grammi di purissima eroina destinata probabilmente al mercato locale, scortandolo alla casa circondariale di via Coroneo.

L’uomo, in questo periodo di tempo, era riuscito a ottenere gli arresti domiciliari. «Ma evidentemente - come ha evidenziato una nota dei vigili urbani dei giorni scorsi- le regole impostegli dall’autorità giudiziaria gli andavano strette». Infatti gli uomini della municipale, durante i consueti controlli, lo hanno notato uscire tranquillamente di casa. Gli agenti in borghese hanno iniziato a pedinarlo prendendo nota di tutti i suoi spostamenti e degli incontri effettuati fino al suo ritorno a casa. Insospettiti, si sono messi subito in contatto con il Tribunale per effettuare gli accertamenti necessari. E alla fine è stato ammanettato e portato in carcere. (c.b.)

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