A Cormons 580 persone sotto la soglia di povertà Gli sforzi della Caritas

CORMONS. L’ufficializzazione arriva attraverso le pagine di “Voce Isontina”, il settimanale dell’Arcidiocesi di Gorizia. Anche Cormòns ospiterà un Emporio della solidarietà, confermando la notizia che questo giornale già diede agli inizi di dicembre.
I “supermercati dei poveri” presenti nell’Isontino sono destinati, così, a raddoppiare visto che già ci sono due sedi a Gorizia e a Monfalcone e, a breve, ne aprirà una terza a Gradisca d’Isonzo.
È il segno dei tempi. Le famiglie sono sempre più in difficoltà, tant’è che la richiesta di tali servizi è in costante (e preoccupante) aumento.
Le statistiche
ministeriali
In aiuto arrivano, ancora una volta, gli ultimi aggiornamenti delle statistiche del ministero dell’Economia. Secondo il data-base del Dipartimento delle Finanze 580 persone su 4.684 (quelle che hanno dichiarato un reddito nell’ultimo anno) hanno entrate che non superano i 10mila euro che corrisponde alla cosiddetta “soglia di povertà”.
Ci sono persino 63 cormonesi che, in un anno, non hanno superato i... mille euro lordi all’anno. Si potrebbe continuare con i 40 che hanno incassato da mille a duemila euro, 25 da duemila a tremila. Proseguendo: 24 persone hanno dichiarato uno stipendio annuo da tremila a 4.000 euro. E via avanti sino ai 343 contribuenti che hanno ricevuto uno stipendio fra i 7.500 e i 10.000 euro annui. Ed è chiaro che Comune, Parrocchia, Caritas diocesana sono costretti, per forza di cose, a potenziare i servizi alla persona.
La causa? Non occorrono complicate e raffinate analisi sociologiche: la crisi ha “ampliato” la fascia del disagio sociale. Oggi il ceto medio sta soffrendo terribilmente. Lo confermano i dati dei periodici rapporti sui redditi degli utenti dei Caf Acli.
L’indagine, realizzata a livello nazionale su un campione di oltre un milione e 400mila dichiarazioni (che costituiscono il 3,3 per cento del totale dei contribuenti Irpef, e ben il 7,5 per cento se si prende in considerazione solo il modello 730), sottolinea che il calo dei redditi dei contribuenti è «inequivocabile» e la provincia di Gorizia (e Cormòns nella fattispecie) non si sottraggono certamente alla regola. Insomma, le famiglie sono sempre più in affanno, in difficoltà.
L’iter per accedere
al servizio
Ma qual è l’iter da seguire per poter usufruire dell’Emporio della solidarietà ? I soggetti in difficoltà, anche temporanea, possono rivolgersi al Centro di ascolto dove viene compilata la scheda di richiesta-credito per alimenti.
Avuto parere positivo dalla commissione di valutazione, viene rilasciata una tessera personale e nominativa sulla quale, con il sistema del codice a barre, vengono caricati mensilmente i punti a scalare che permettono gli acquisti all’Emporio della solidarietà. La tessera, lo ricordiamo, ha validità limitata fino a 3 mesi ma si può richiedere il rinnovo.
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