A Duino si passa dal +15,7% di ospiti alla riprogrammazione dell’offerta

Romita: «Dobbiamo pensare  ora a mostre, eventi, concerti  non legati al periodo estivo  ma attrattivi anche alla fine dell’estate o in autunno»



Puntare sui turisti italiani, perché sono «quelli che potranno venire nel nostro territorio, a differenza degli stranieri», e spostare nella seconda parte dell’anno «l’organizzazione degli eventi pensati per l’estate, in modo da riequilibrare, per quanto possibile, le sorti di un settore che comunque vivrà una stagione molto difficile». Sono questi i cardini della politica per il turismo che caratterizzeranno l’azione del Comune di Duino Aurisina, e in particolare dell’assessorato competente per materia, di cui è titolare Massimo Romita, per la restante parte del 2020.

Arrivati a maggio, con il problema Covid-19 ancora tutto da risolvere, è tempo di analisi in un territorio, come quello di Duino Aurisina, che vive di turismo e dell’indotto che esso crea e che, soprattutto negli ultimi tempi, aveva palesato, come del resto in tutto il territorio che comprende e circonda Trieste, una sensibile crescita. Basta dare un’occhiata ai dati per capire l’importanza del fenomeno turistico: lo scorso anno gli arrivi, nel territorio comunale, erano stati complessivamente 49.005 (16.574 gli italiani e 32.431 gli stranieri), con un incremento pari al 15,7 per cento rispetto al 2018. In aumento erano state anche le presenze, in sostanza i pernottamenti: 149.438 (45.600 di italiani, 103.838 di stranieri), con un + 10,4 per cento rispetto al 2018. Da sottolineare anche che, nel quadro generale, si stava delineando una sensibile crescita sia degli arrivi (+24,5%), sia delle presenze (+24,5%) degli italiani. Tutto lasciava presagire insomma un 2020 destinato a ribadire tale felice momento. «Invece – spiega Romita – è arrivata questa mazzata del coronavirus che ha ribaltato interamente la situazione e che adesso ci mette nella condizione di reinventare una stagione».

I problemi sono sotto gli occhi di tutti: molte aziende hanno difficoltà a riaprire, dagli alberghi agli stabilimenti balneari, ai ristoranti, ai B&B, l’incertezza sull’immediato futuro obbliga a rivedere programmi e investimenti da parte di tutte le aziende del settore. «Abbiamo dovuto necessariamente rinviare una cospicua serie di eventi, previsti per il periodo tipicamente estivo – riprende Romita – per evidenti motivi. Le risorse che avevamo destinato alla loro organizzazione – precisa – potranno perciò essere impiegate più in là, nel periodo autunnale. A nostro avviso, la stagione 2020 sarà caratterizzata da un turismo “mordi e fuggi”, perciò – continua – sarà opportuno, da parte nostra, arricchire il programma con mostre, eventi, concerti, manifestazioni non legate al periodo estivo, che potranno risultare attrattive anche alla fine dell’estate o in autunno. Alternative non ce ne sono al momento attuale – conclude l’assessore –, se non quelle rappresentate da un sostegno alle imprese del nostro territorio, che abbiamo già assicurato con un provvedimento passato in giunta negli ultimi giorni». —



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