A fuoco tonnellate di fieno in un capannone di Pieris

SAN CANZIAN D’ISONZO. Una scintilla, partita probabilmente da un camion con un carico di fieno, ha scatenato un inferno ieri pomeriggio nell’azienda agricola dei fratelli Ermes e Stefano Cosolo a Pieris. Il rogo, scoppiato attorno alle 13, ha ridotto a un ammasso di ferraglia fumante il camion, ha minato le strutture del capannone, e ha soprattutto ridotto in cenere decine di tonnellate di fieno, sia quelle caricate sul camion, sia quelle ammassate nel capannone.
L’allarme è scattato attorno alle 14. A darlo sono stati gli abitanti della zona agricola cui non poteva passare inosservata l’altissima colonna di fumo provocata dall’imponente rogo. Le fiamme non hanno risparmiato nulla. Il pur tempestivo intervento in forze dei vigili del fuoco da tutta la provincia e l’azionamento da parte dei proprietari dell’azienda delle pompe antincendio non sono riusciti ad arginare l’avanzare del fuoco, subito estesosi a tutto il capannone, alimentato dall’enorme quantità di fieno.
L’azione dei pompieri è stata improba a fronte però di un vero e proprio muro di fuoco, e si è protratta per alcune ore.
Attorno alle 16.30 l’incendio poteva dirsi domato. Ma per tutto il pomeriggio è proseguita l’opera di smassamento delle balle di fieno per evitare che il calore potesse innescare altri focolai, fenomeno dalle conseguenze imprevedibili e assai gravi.
Impossibile al momento fare una stima precisa dei danni che sicuramente ammontano a qualche centinaio di migliaia di euro. L’incendio ha infatti semidistrutto il capannone, ha ridotto il camion a uno scheletro metallico e soprattutto ha mandato in fumo l’enorme quantitativo di fieno che era stato immagazzinato in balle nel capannone.
Su quanto avvenuto è stata aperta un’inchiesta, anche se, dalle prime risultanze, sembrerebbe che a innescare le fiamme non sia stato un fenomeno di autocombustione, pur frequente, quanto piuttosto una scintilla provocata dal camion, entrato nel capannone poco prima che scattasse l’allarme con il suo carico di fieno.
L’azienda dei fratelli Cosolo, tra le sue attività, commercia in fieno e altri prodotti dell’agricoltura.
L’incendio ha mobilitato anche altre aziende agricole della zona che hanno messo a disposizione uomini e mezzi nel tentativo di evitare il disastro. Una mobilitazione scattata non appena è comparsa l’alttissima colonna di fumo, ben visibile da Monfalcone e da tutta la zona.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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