Abbazia, no al piano immobiliare del presidente del Rijeka Miškovi„

ABBAZIA. Schiaffo del consiglio comunale di Abbazia ad una delle persone più note e apprezzate nel Quarnero e nel resto della Croazia. Parliamo di Damir Miškovi„, presidente della società calcistica fiumana Rijeka e stretto collaboratore del petroliere ligure Gabriele Volpi.
Il parlamentino abbaziano ha respinto giorni fa la proposta di modifiche e aggiunte al Piano regolatore della città, avanzata dal sindaco Ivo Dujmi„ (centrosinistra) e che prevedeva tra le varie cose la costruzione nelle vicinanze dell’albergo Belveder di una villa e di una sede diplomatico–consolare.
Mesi fa era stato proprio Miškovi„ a proporre l’approntamento dell’abitazione e della citata sede, con quest’ultima che avrebbe ospitato il consolato della Nigeria, che è poi il Paese africano dove il facoltoso imprenditore fiumano lavora da anni, risultando la spalla destra di Volpi.
Miškovi„ ricopre l’incarico di console onorario di Croazia in Nigeria. Va precisato poi che il lotto di terreno dove sarebbero avverrebbe la costruzione appartiene allo stesso Miškovi„. Il parlamentino abbaziano ha risposto no alle modifiche del documento, con bocciatura avutasi naturalmente dalle opposizioni e anche da due esponenti del Partito popolare, al potere in città assieme ad altre compagini di centrosinistra.
«La mossa dei due consiglieri è quasi quasi comprensibile – lo ha detto il primo cittadino – trattandosi di persone che vivono a stretto contatto con il lotto di Miškovi„». Secondo Dujmi„, il consiglio comunale ha compiuto un grosso errore per la mancata approvazione del nuovo piano regolatore, che bloccherà diversi progetti tesi allo sviluppo della Perla del Quarnero.
«Citerò il porticciolo del club velistico abbaziano, la Casa della Salute e l’autosilo nelle vicinanze del mercato centrale. Purtroppo abbiamo voltato le spalle a Miškovi„, personaggio di cui una città come Abbazia ha bisogno. È una figura molto nota negli ambienti sportivi e imprenditoriali, che aveva manifestato l’intenzione di non mettere in piedi decine di alloggi oppure un albergo. La sua presenza ad Abbazia sarebbe stata garante dell’arrivo di gente importante, uomini d’affari, noti calciatori e dirigenti sportivi. Purtroppo il consiglio comunale ha optato per lo status quo, per un vacuum che non giova a nessuno».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








