Accantonati 1,5 milioni per il risarcimento Esposito

Ai primi di aprile la Corte di Cassazione aveva sentenziato che «l’ex funzionario dirigente della Provincia Giuseppe Esposito non doveva essere licenziato né assegnato ad incarichi inferiori al suo ruolo».

Si era così conclusa una vicenda giudiziaria iniziata nel gennaio del 2003 quando la giunta provinciale retta da Giorgio Brandolin aveva licenziato Esposito.

Quando avevamo riportato la notizia dell’esito del procedimento favorevole a Esposito avevamo stimato in un milione di euro il potenziale risarcimento spettante a Esposito, nel caso l’ex dirigente scelga la strada del risarcimento anziché quella dell’assunzione in Provincia.

Ora si apprende che l’importo per un eventuale risarcimento sale a un milione e mezzo di euro.

Il presidente della Provincia Enrico Gherghetta: «Abbiamo aperto una trattativa con il dottor Esposito avendo da parte nostra totale rispetto della sentenza della Corte di Cassazione, che è chiara. Credo che ci vorranno ancora alcune settimane prima di giungere alla conclusione. Sia chiaro che il dottor Esposito ha tutto il diritto di chiedere la riassunzione. In caso contrario toccherà alla Corte d’Appello di Venezia stabilire l’entità del risarcimento. La giunta provinciale sta agendo con grande responsabilità ben sapendo che si tratta di soldi dei cittadini e che, nel contempo, le sentenza vanno rispettate. Quando Esposito ci esporrà le sue determinazioni valuteremo la situazione e, certamente, effettueremo un passaggio in Consiglio provinciale. Vedremo se andremo verso un’auspicata transazione».

Il presidente Gherghetta ha inoltre precisato di essere ancora in attesa «della relazione sulla sentenza della Corte di Cassazione dell’avvocato difensore della Provincia incaricato dall’allora giunta provinciale in carica». (ro.co.)