Acquedotto, via gli ultimi 11 chilometri di amianto

In nove anni nel territorio di Cormons sono già stati sostituiti oltre 18 chilometri di condutture in fibrocemento. Prorogato a Irisacqua l’affidamento dei lavori
Di Matteo Femia

CORMONS. Quasi la metà delle condutture idriche in cemento-amianto del territorio cormonese è stata sostituite da Irisacqua negli ultimi nove anni. Numeri che soddisfano l'amministrazione comunale, tanto che il sindaco Luciano Patat evidenzia come ciò è avvenuti in meno di dieci anni da quando ha preso avvio l’intervento. «Ma al di là di questi interventi - aggiunge Patat - si può assolutamente dire che l'acqua proveniente dal nostro acquedotto si può continuare a bere senza alcun pericolo e certamente questi lavori migliorano ulteriormente la sicurezza delle tubature».

Le cifre parlano chiaro: nel 2007 Cormons aveva 18,720 chilometri di condutture in cemento-amianto. Oggi, dopo nove anni di sostituzioni e cantieri aperti in vari punti della città, sono stati sostituiti 7,800 chilomentr di condutture:al momento dunque restano 10,930 chilomentri di tubature in cemento-amianto. «Come sindaci ci siamo impegnati a ridurre progressivamente sempre più il numero dei chilometri in questione - rileva Patat - e Irisacqua ha già fatto al proposito un lavoro importante. Quello che vogliamo è allargare ulteriormente il raggio d'azione togliendo i tubi ormai vetusti e sostituendoli con altri nuovi».

Su circa mille chilometri di condotte idriche registrate nel 2015 in provincia, in amianto ne restano 266, un quinto circa del totale. «A Cormons la situazione è notevolmente migliore rispetto ad altre cittadine limitrofe - conclude il sindaco Patat -: si pensi ad esempio come un Comune dalle dimensioni simili al nostro come Gradisca abbia ancora 28,29 chilometri di tubature in cemento-amianto a fronte appunto di solamente poco più di 10 chilometri nel nostro territorio. La volontà da parte di tutte le amministrazioni provinciali di ridurre il chilometraggio delle strutture in cemento-amianto in questi anni testimonia come sia necessario che la gestione dell'acqua debba mantenersi in mano al pubblico: un bene di primaria importanza come questo non può diventare un business per il settore privato, ma deve restare in mano alle rappresentanze di cittadini». Interventi in merito a Cormons si sono svolti anche nelle ultime settimane, con sostituzioni registrate recentemente anche in aree centrali della città come via Filanda.

Un piano da 37 milioni di euro per sostituire tutte le condotte idriche in cemento-amianto dell’Isontino è stato varato dalla Consulta d’ambito territoriale ottimale Orientale della provincia di Gorizia. Nei giorni scorsi la l’assemblea ha approvato all’unanimità la delibera con la quale è stato dato il via libera all’estensione del contratto di affidamento trentennale del servizio idrico a Irisacqua. La proroga permetterà alla società di gestione del ciclo integrato dell’acqua di sostituire i tratti di rete in cemento-amianto senza incidere sulle bollette. L’obiettivo è arrivare alla firma del nuovo accordo entro giugno.

Nell’Isontino ci sono in totlae 1.055 chilometri di condutture gestite da Irisacqua. Per la sostituzione del cemento-amianto, il piano d’ambito del Cato Orientale attualmente conta investimenti per 13,5 milioni di euro e prevede già la sostituzione di un centinaio dei 335 chilometri di acquedotto in fibrocemento presenti sul territorio provinciale: dal 2006 ne sono stati sostituiti 69 e i lavori per altri 37 sono stati già finanziati. Fuori dal piano rimangono quindi 229 chilometri.

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