Addio a “Gionni” Lofaro, capostipite dei siculi a Panzano

Panzano piange la scomparsa di un altro amico: se n’è andato all’eta di 92 anni Giovanni, detto Gionni, Lo Faro. Una persona molto nota nel rione operaio, non solo per la militanza in gioventù nel...

Panzano piange la scomparsa di un altro amico: se n’è andato all’eta di 92 anni Giovanni, detto Gionni, Lo Faro. Una persona molto nota nel rione operaio, non solo per la militanza in gioventù nel mitico Crda, indimenticabile squadra di calcio che ha portato Monfalcone nella gloria, ma anche perché esponente tra i più anziani della comunità siciliana insediata in città. Gionni Lo Faro, deceduto la scorsa settimana per un’aneurisma (ha trascorso l’ultima notte in ospedale, ma fino all’ultimo è stato accudito in casa dalla famiglia), lascia la moglie Anna, i figli Elena e Fabrizio. Cordoglio è stato ieri espresso dall’associazione Trinacria, che appunto riunisce le famiglie della bellissima e più grande isola italiana. Originario di Furci Siculo, località balneare incastonata nel suggestivo scenario dello Stretto di Messina, Gionni Lo Faro, figlio di migranti, era approdato a Monfalcone all’età di 7 anni. Il padre aveva trovato occupazione a Panzano come ciabattino e alcuni ancora lo ricordano per la lunga attività. Appassionato di calcio, dopo aver fatto la guerra in Marina, Lo Faro aveva giocato nel Crda e poi nel Ponziana, trasmettendo in seguito la sua passione anche ai figli Fabrizio e Giuseppe, quest’ultimo purtroppo venuto a mancare nel 2002. Dunque rientrato dal servizio militare, l’ex marinaio aveva trovato lavoro al cantiere di Panzano, dove continuò incessantemente a operare per il resto della vita, fino a qualche anno prima della pensione, quando fu spostato alla sede centrale triestina. Vedovo - la prima moglie, Elvira, spirò per malattia - si era risposato con Anna, più giovane. «È stato un papà buono, speciale, affettuoso. E una persona sempre combattiva, in prima linea - racconta il figlio Fabrizio -. Mi ha trasmesso la passione per il calcio e tutti qui lo ricordano come sfegatato tifoso dell’Inter. Credo non ce ne fosse uno, innamorato di quella squadra, quanto lo era lui». I funerali avranno luogo oggi alle 11 partendo dalla Cappella del San Polo. Rito di commiato alla chiesa della Beata Vergine Marcelliana. (ti.ca.)

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