Aggressione all’autoporto Sdag Camionista finisce all’ospedale

Più che una rissa, i carabinieri la definiscono un’aggressione: un’aggressione ai danni di un cittadino bulgaro, residente a Trieste, che è stato colpito al volto con un bastone da due persone di nazionalità turca.
Il teatro l’autoporto di Gorizia gestito dalla Sdag. Andiamo con ordine. È venerdi scorso. Alle ore 19.40 circa, il personale della Compagnia carabinieri di Gorizia si reca al Pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Gorizia dove un cittadino italiano, responsabile di una ditta di trasporto internazionale, aveva appena condotto un suo dipendente.
Quest’ultimo (un cittadino di nazionalità bulgara, classe 68, residente a Trieste) aveva dichiarato al suo datore di lavoro di essere stato aggredito, il giorno precedente, da altri due autotrasportatori, entrambi di nazionalità turca.
Il fatto sarebbe avvenuto, a detta del cittadino bulgaro (risultato poi incensurato), all’interno dell’autoporto di Gorizia, tra le 22 e le 23 di giovedì scorso.
I militari della stazione carabinieri di Gorizia e del Nucleo operativo radiomobile (Norm) con i colleghi della stazione carabinieri di San Floriano del Collio, inviati a supporto, hanno cercato di ricostruire l’episodio, apparso, inizialmente, alquanto fumoso e con parecchie lacune.
In base alle prime informazioni acquisite, si è potuto ottenere conferma che il cittadino bulgaro era stato effettivamente aggredito, pare per futili motivi, da due cittadini turchi e colpito al viso con un bastone.
I presunti aggressori sono stati individuati, identificati (entrambi residenti in Turchia, uno nato nel 1960 e l’altro nel 1970), sottoposti agli accertamenti di rito e denunciati alla competente Autorità giudiziaria per il reato di lesioni personali in concorso.
I carabinieri di Gorizia fanno sapere che le indagini non sono finite e «continuano gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti: a tal fine verranno esaminati anche i filmati eventualmente ricavabili dal sistema di videosorveglianza. Lo scopo finale è di riuscire a ricostruire l’effettiva motivazione dell’aggressione. Non si esclude, al riguardo, che l’aggressione possa essere stata originata anche da motivi banali o da screzi attinenti alla comune attività lavorativa svolta».
Per completezza d’informazione, i militari dell’Arma fanno sapere che il cittadino bulgaro è stato medicato al Pronto soccorso ed immediatamente dimesso, con una prognosi di pochi giorni.
«L’autoporto di Sant’Andrea si conferma un’area di potenziale interesse operativo, da monitorare con la dovuta attenzione», la sottolineatura dei carabinieri che infittiranno i controlli anche in quella zona della città.
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