Al pronto soccorso infermieri in stato di agitazione

Il sindacato delle professioni infermieristiche, Nursind, di Gorizia e Udine hanno proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente dei reparti di Pronto soccorso e di Medicina d’urgenza dell’Aas Bassa Friulana-Isontina. Con ciò richiedendo un incontro all’Azienda di conciliazione e raffreddamento che, in caso di mancato accordo, porterà alla dichiarazione di una o più giornate di sciopero.
Sul tappeto ci sono innumerevoli problematiche. «Se siamo giunti a questo punto - evidenziano i sindacati in una lettera inviata oltre all’Azienda, ai prefetti di Gorizia e di Udine e per conoscenza all’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca - ovvero a ripresentare una nuova lettera, è perchè ci vediamo costretti a farlo. Abbiamo percorso tutte le vie istituzionali, di dialogo, incontro e pacifiche, di collaborazione con i vertici aziendali, ma non abbiamo ottenuto altro che promesse, rinvii e attese disilluse».
Le richieste riguardano in particolare il rafforzamento del personale di tutti i Pronto soccorso, anche con personale di supporto. Quindi l’immediata programmazione di assunzioni di infermieri ai Ps di Monfalcone e Gorizia per garantire la turnistica in tempi adeguati e per assicurare le ferie estive a tutti gli infermieri. E ancora, viene richiesto l’immediato ripristino dell’indennità di terapia intensiva per gli infermieri delle Strutture organizzative complesse (Soc) in Pronto soccorso e per il 118. Le segreterie Nursind di Gorizia e Udine chiedono quindi un metodo di pagamento degli straordinari congruo ai turni lavorati e non forfettario, oltre alla revisione dei contingenti minimi (risalenti al 2009 in alcune realtà) ed il relativo rispetto. Viene altresì richiesta la presenza di tre figure professionali sempre presenti a bordo delle ambulanze, anzichè, come spesso accade, un solo infermiere e un unico autista-soccorritore. Infine, l’abolizione di straordinari programmati.
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