Al San Marco il “remake” del centrosinistra

Prima uscita della nuova coalizione. Caos metropolitano nel Pd. Toncelli: «Mi hanno chiesto di lasciare»
Silvano Trieste 20/04/2015 Sala del Consiglio Comunale
Silvano Trieste 20/04/2015 Sala del Consiglio Comunale

Il centrosinistra si ripresenta.Quasi un remake del 2011 se si esclude la scomparsa dell’Italia dei valori (che allora elesse due consiglieri) e l’assenza della Federazione della sinistra (tagliata fuori da tempo) e di un pezzo si Sel (tra cui il capogruppo comunale Marino Sossi). «Si è insediato il tavolo della coalizione del centrosinistra in vista delle elezioni amministrative 2016. Durate l'incontro tenutosi martedì i rappresentanti del Pd, Sel, Ssk e delle liste civiche "Cittadini" e "Trieste Cambia", ovvero le componenti politiche presenti nella maggioranza in Consiglio comunale che hanno confermato la volontà di continuare insieme l'esperienza amministrativa, hanno formalizzato al tavolo quanto già emerso in precedenti occasioni, cioè l'unanime e convinto sostegno alla ricandidatura del sindaco uscente Roberto Cosolini», si legge nel comunicto ufficiale.

Domani, all’Antico Caffè San Marzo (ore 11.45), ci sarà la presentazione della coalizione e del candidato sindaco. «La coesione della coalizione è un punto di partenza del percorso aperto anche ad altre forze politiche, movimenti e soprattutto cittadine e cittadini, basata sulla condivisione del programma». Una coesione tutta da verificare. A partire dal Pd che vive un travaglio interno attorno alla Trieste Metropolitana lanciata dal senatore dem Francesco Russo. «Nel Pd di Trieste è in corso un dibattito assai acceso, con comunicati e controcomunicati su un tema di quelli veramente identificativi della visione del mondo, del rapporto tra eguaglianza e libertà, tra capitale e lavoro, tra individuo e collettività, tra giustizia e ingiustizia. Come avrete già capito, si tratta di città metropolitana. Sarà mica un caso che nel Pd triestino gli psichiatri militanti sono così numerosi?», si chiede l’ex vicesegretario Pietro Faraguna.

E a conferma del caso ieri è arrivato un nuovo comunicato. «Mi dispiace leggere le smentite ufficiali da parte della segreteria del mio partito, ma confermo che la richiesta di dimissioni mi è arrivata e non avrò difficoltà a documentarla nella prossima direzione provinciale», replica il capogruppo comunale Marco Toncelli alla segretaria regionale Antonella Grim e al segretario provinciale Nerio Nesladek. «Da capogruppo del Pd mi chiedo - attacca Toncelli - perché né il sindaco Cosolini né i segretari provinciali e regionali hanno mai sottoscritto la proposta o sono mai scesi in piazza assieme a me, al senatore Russo? La risposta, immagino, derivi dal fatto che la presidente Serracchiani ha pubblicamente posto il veto al progetto. Ma come il presidente Renzi, in questi giorni, è andato in Europa a spiegare che alcuni vincoli europei penalizzando l’Italia, in realtà, penalizzano tutti, così mi aspetto che anche il mio sindaco, il mio segretario provinciale e la segretaria regionale (tanto più che è triestina) vadano in Regione a spiegare a presidente e consiglieri che la città metropolitana non minaccia nessuno ma è uno straordinario volano per Trieste, la Venezia Giulia ma anche tutto il Friuli». Andata e ritorno. (fa.do.)

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