Alberghi, non c’era un posto Fiumi di birra e grandi incassi

Vesnaver (Fipe): «Ha portato soldi e movimento con una clientela rockettara che però spendeva». Lipanje: «Molto bene, lasciati qui i bagagli per visitare la città»

«Chi ha tenuto chiuso ha perso un’occasione», dice il sindaco Roberto Cosolini. E in effetti l’occasione era ghiotta: in questo week end rockettaro ristoranti, trattorie, pizzerie bar e alberghi hanno fatto il pienone. In centro così come in periferia. Non ci sono ancora dati ufficiali, ma gli addetti ai lavori parlano di «tutto esaurito» o quasi.

Al momento resta dunque valida la cifra dei 4-5 milioni di euro quantificata dagli organizzatori; a tanto ammonterebbe l’incasso immediato per la città. «Un fatturato di cui hanno beneficiato alberghi, b&b e locali», sottolinea Cosolini.

Alla torta, tuttavia, non hanno preso parte realtà più storiche come, ad esempio, “Siora Rosa” o “Pepi S'Ciavo” che hanno preferito rimanere con le serrande abbassate. Era domenica, d’altronde. Ma Bruno Vesnaver, presidente Fipe, non vuole metterla in polemica. «Se qualcuno era chiuso non va condannato - commenta - perché ognuno si gestisce come vuole e ha diritto al riposo. E poi non è che domenica non c’era dove andare a mangiare, quindi non ritengo che la città non abbia dato buon servizio, tutt’altro. In ogni caso - puntualizza Vesnaver - ultimamente per eventi del genere restano aperti quasi tutti, anche se nel caso di questo concerto era una scommessa: non prevedevamo un’invasione del genere. Direi comunque che Trieste non ha più la nomea di città che non lavora la domenica - osserva - da questo punto di vista siamo certamente molto migliorati. Ormai la gran parte dei ristoratori tiene aperto sette su sette perché c’è sempre più turismo. E domenica avevamo una clientela rockettara che ha speso. Ma, più che mangiare, ha bevuto birra...».

Il dato è che i fan del gruppo di Seattle non si sono limitati a una toccata e fuga per il concerto ma, complice la giornata festiva, hanno prolungato la permanenza a Trieste anche ieri, lunedì. Da fan rock-grunge a turisti il passo, se la città lo consente, è breve. Se ne sono accorti gli albergatori.

«Per il nostro settore è andata assolutamente bene», conferma Cristina Lipanje, presidente provinciale di Federalberghi. La gente ha allungato il week end per farsi un altro giro in centro lasciando il bagaglio in hotel. Anche se leggo che domenica qualche locale ha preferito fermarsi non ci vedo assolutamente un problema, perché non ho sentito alcuna lamentela».

(g.s.)

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