Alcol e droga insieme per sballare subito

Consumo di alcol, multe per guida in stato di abbrezza e incidenti stradali sono in calo anche a Monfalcone, ma l'alcol sempre più viene assunto, soprattutto dai più giovani, insieme ad altre sostanze per arrivare allo "sballo", subito. È questo uno dei dati dai quali parte l'indagine del progetto Ulisse, curato dalla cooperativa Cosmo, e che coinvolge il Comune e l’Azienda sanitaria Isontina, guidato dal sociologo dottor Marco Giordani, con la supervisione del professor Claudio Baraldi, dell’Università di Modena, e coordinato da Adriano Segatori, psichiatra del Servizio di alcologia dell’Ass2. Il quadro di sfondo da cui muove la ricerca, focalizzata anche sulla precarietà sociale ed esistenziale con l'obiettivo di avviare risposte strutturate ai bisogni della comunità, è stato presentato in questi giorni. «Si è aggravata l'assunzione mista, con i quadri di politossicosi contemporanei di sostanze legali e illegali, fin dall'infanzia e dall'adolescenza», ha spiegato il dottor Segatori, dopo aver portato i saluti del direttore generale dell'Ass, Gianni Cortiula, assente per altri impegni.
Anche il tipo di sostanza alcolica si è modificato, per qualità, quantità e modalità di assunzione. «Il vino, come fattore socializzante da degustazione, è passato all’ultimo gradino - ha proseguito -, a favore della birra o di superalcolici assunti in quantità elevata e in tempi brevissimi con la finalità dello sballo».
Il problema alcol tra gli stranieri, invece, in base all'esperienza nel Servizio di alcologia, assume «la doppia valenza di sostanza di abuso-emarginante e di abuso-collante tra culture simili». Stando ai focus realizzati con sette baristi di diverse aree della città, esistono dei problemi di abuso alcolico, sia da parte dei giovani sia dei meno giovani, ritenuti radicati nelle abitudini della popolazione locale. L’opinione comune, manifestata da 5 intervistati su 7, è che problemi e rischi, per la salute e l'ordine pubblico, non presentino un legame con la presenza di cittadini stranieri sul territorio. Due degli intervistati, d’accordo in linea di massima con questa valutazione, hanno fatto però notare che gli immigrati provenienti dall’Est Europa hanno una cultura del bere che talvolta li porta a eccedere nel consumo e a causare dei problemi, perlopiù di ordine pubblico.
Secondo gli esercenti, i possibili interventi da realizzare sono quelli nelle scuole sui temi del pregiudizio e della fiducia. In secondo luogo vengono proposte delle restrizioni alla vendita degli alcolici per quanto riguarda i locali che li vendono a poco prezzo. I titolari di locali pubblici pensano però anche a un maggiore dialogo fra le forze dell’ordine e la popolazione, nonché un pattugliamento più efficace delle aree pedonali, per accrescere il senso di sicurezza della popolazione. Il giro di vite sulla guida in stato di ebbrezza comunque dei risultati li ha prodotti. Gli incidenti in provincia sono calati dai 903 del 2001 ai 401 del 2012, mentre le violazioni accertate dalla polizia a Monfalcone sono scese dalle 32 del 2010 alle 19 del 2013, pari al 3,1% dei 6.213 controlli effettuati contro un'incidenza del 3,9% di tre anni prima. Il quadro di sfondo, come spiegato dai referenti del progetto, è servito per costruire gli strumenti di indagine: i 1.501 questionari già distribuiti agli studenti delle superiori monfalconesi, i focus group, l'indagine sugli utenti del Sert e delle associazioni di auto-mutuo aiuto, i questionari che saranno distribuiti ai lavoratori di Fincantieri, italiani e stranieri, le 150 interviste telefoniche ai cittadini in fase di realizzazione. I dati saranno utilizzati poi per costruire azioni finalizzate a restituire fiducia a una realtà caratterizzata da forti fenomeni immigratori.
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