Alla coop Arcobaleno linea verde

Il neopresidente Marini: puntiamo su ambiente e mercato di prodotti orticoli a km 0

Alessandro Marini, goriziano classe 1977, è il nuovo presidente della Cooperativa Arcobaleno di via San Michele.

Marini, qual è la situazione finanziaria della cooperativa?

Bene dire, tenendo conto dei cambiamenti strutturali e di concorrenza del libero mercato basata sul prezzo più basso, indifferente al ruolo sociale della cooperazione che dà a persone fragili una chance attraverso l’inserimento lavorativo. Abbiamo al momento 37 soci lavoratori a tempo indeterminato, 21 maschi e 16 femmine, oltre a 4 fra assunti a tempo, due tirocinanti e un borsista. Il bilancio 2013 ha chiuso con un passivo di 70 mila euro, frutto delle scelte condivise di investire in mezzi, strutture e adeguamento tecnologico per accrescere la nostra competitività e ampliare i settori operativi. Io sono in Arcobaleno dal 2006 e in questi anni nessuno è stato lasciato a casa; questo è un grande risultato. Le decisioni vengono prese colleggialmente dal consiglio direttivo eletto dall’assemblea, composto da 4 donne e il sottoscritto. Una gestione a maggioranza femminile.

Quali sono i settori in cui operate?

Settore ambientale con spazzamento strade, gestione rifiuti con macchinari e operatori, pulizia uffici pubblici e sanitari. Negli ultimi 10 anni il mercato in questo senso è cambiato e dunque ci siamo adeguati allargando i nostri orizzonti e investendo.

Dove avete investito?

In tecnologia, hardware e software, formazione, cooperazione europea e green economy per trasformare Arcobaleno in un incubatore di impresa. Organizziamo corsi per formare giovani capaciti di dare vita a start up fornendo un capitale iniziale. Nell’ambiente puntiamo all’energia pulita. Abbiamo acquistato un furgone e soffiatori elettrici per garantire il minor inquinamento ambientale e acustico e installato una colonnina per autoricarica. Dopo aver acquistato la sede, averla ristrutturata e fornita di impianto fotovoltaico per essere autosufficienti sul piano energetico, abbiamo installato la tecnologia per illuminazione a basso consumo, reti wifi e collegamenti veloci. È così nato “Magazin”, un luogo di lavoro aperto, multifunzionale, in grado di ospitare coworking, mostre, corsi di formazioni e convegni, concerti Qui verrà inoltre gestita la logistica del progetto “Orti Goriziani”.

Di che si tratta?

Un mercato sostenibile attraverso una rete organizzata di offerta, vendita e trasporto di prodotti alimentari locali. La finalità è creare un mercato a kilometro zero, a bassissima incidenza inquinante, delle eccellenze di cibi, ortaggi, frutta e non solo del goriziano.

La cooperazione sociale ha un futuro?

Direi si di se si apre verso orizzonti nuovi, dando risposte a settori di nicchia che il mercato globalizzato snobba. La cooperazione è condivisione di idee e lavorare per un obiettivo che va oltre l’utile.

Margherita Reguitti

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