Altran: no alla manifestazione dei musulmani

I musulmani non scenderanno in piazza per protestare a causa delle difficoltà sorte nell’utilizzo dell’ex Hardi di via Primo Maggio come centro culturale e di preghiera. Il sindaco Silvia Altran, messa sotto pressione nella seduta di mercoledì sera del Consiglio dalla minoranza di centrodestra a fronte delle affermazioni effettuate da esponenti della comunità islamica, ha escluso in modo categorico che possa avere luogo una manifestazione dei fedeli musulmani in piazza, ribadendo come il Comune abbia sempre agito nel solco della normativa e nella piena trasparenza con la comunità islamica. «Non mi sono nemmeno mai posta il dubbio - ha detto il sindaco, rispondendo a un question time del consigliere di “Obiettivo” Anna Cisint - che una manifestazione del genere potesse essere autorizzata. Ho comunque parlato con il prefetto per capire quali siano i livelli istituzionali chiamati a intervenire».
Pungolata in apertura di seduta dal capogruppo di Forza Italia Giuseppe Nicoli, che chiedeva, per motivi di urgenza, all’amministrazione di produrre un atto «in grado di rassicurare i cittadini preoccupati», il sindaco ha aggiunto di «non essere per nulla d’accordo con le esternazioni dei portavoce dell’associazione Baitus Salat. L’interlocuzione dell’amministrazione con la proprietà dell’immobile e con l’associazione è sempre stata corretta e trasparente sulle difficoltà di utilizzo dell’immobile - ha sottolineato -. Come già spiegato in passato in quest’aula, rispetto all’immobile di via Primo Maggio l’ente è intervenuto come da prassi ordinaria per quanto attiene al settore urbanistico alle cui regole si devono attenere tutti i cittadini». Il sindaco ha ribadito come, pur comprendendo il disagio dei fedeli musulmani, «non è compito del Comune trovare una sede per questa realtà. Mi pare peraltro che il Comune abbia dato prova di voler rispettare il dettato della Costituzione - ha proseguito il sindaco, più rivolta alle parole dei referenti della comunità islamica che ai consiglieri di minoranza -, garantendo in passato le strutture utili alla celebrazione di particolari festività religiose». Il sindaco ha evidenziato di essere «tranquilla di poter rasserenare i cittadini, affermando che non ci sarà alcuna occupazione della piazza». Nicoli non si è detto d’accordo: «Continuo a ritenere che andasse prodotto un atto formale - ha affermato - e chiaro in cui l’amministrazione chiariva che a Monfalcone non siamo ricattabili e che certi comportamenti sono condannabili». Cisint ha pure ritenuto insufficiente la risposta del sindaco «a fronte di una situazione sempre più tesa in città. Questa rischia di essere l’ultima goccia, la misura è già colma in città», ha aggiunto. Per il capogruppo della Lega Nord Federico Razzini, quanto accaduto «è frutto della politica di laissez faire applicata finora nei confronti degli immigrati».(la.bl.)
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