Ammaraggio nell’Isonzo, sloveno illeso

SALCANO. Che l’Isonzo fosse diventato una pista di... ammaraggio di aeroplani, questa è proprio una novità. Inedita e sorprendente. Sì, si può anche scherzare visto che l’incredibile incidente avvenuto in Slovenia non ha avuto conseguenze.
I fatti. Un ultraleggero pilotato da un cittadino sloveno di 60 anni (di cui non sono state fornite né le generalità, nè le iniziali) ha effettuato un ammaraggio nel fiume Isonzo in località Fontefredda (Mrzlek), a cinque chilometri dal confine con l’Italia. Il pilota è rimasto praticamente illeso: ha raggiunto la riva a nuoto e si è messo in salvo. L’aereo, un ultraleggero di produzione italiana, era decollato poco prima dall’aeroporto di Aidussina.
L’incidente è stato causato, con ogni probabilità, da una disattenzione che poteva essere fatale al pilota sloveno: volava molto basso e ha toccato i fili dell’alta tensione della vicina centrale idroelettrica di Salcano. In seguito all’impatto, il piccolo velivolo ha perso subito quota ma il pilota è stato lesto ad effettuare un ammaraggio sull’Isonzo.
Immediati sono scattati i soccorsi. Sul posto è arrivata una pattuglia della polizia slovena, diversi mezzi dei vigili del fuoco (i gasilci), il 118, una squadra di sommozzatori. Il pilota, residente a Grosuplje, un comune di 18mila abitanti della Slovenia centrale, si è comunque sottoposto ai controlli del personale sanitario ed è stato trasportato, precauzionalmente, all’ospedale di Sempeter Vrtojba. Buone le sue condizioni, al di là di una (comprensibilissima) dose di spavento.
Secondo le prime e necessariamente ancora frammentarie ricostruzioni, il piccolo aereo volava venti metri sopra il fiume quando, con la parte anteriore, è andato a collidere con i cavi elettrici. A quel punto, il velivolo ha perso quota: il pilota, mostrando grande esperienza e sangue freddo, ha deciso di effettuare un ammaraggio direttamente sull’acqua. L’operazione è riuscita perfettamente, tant’è che l’ultraleggero ha rimediato pochi danni.
Immediatamente, le autorità slovene hanno effettuato i doverosi controlli sulla qualità dell’acqua: questi approfondimenti hanno permesso di accertare che non si è verificato alcun tipo di inquinamento. Dall’aereo non è uscita nemmeno una goccia di carburante. Il sessantenne stava viaggiando da solo e pare stesse facendo un brevissimo viaggio di piacere. Sul posto si è formato quasi istantaneamente un capannello di curiosi che hanno seguito con attenzione tutte le fasi dello spettacolare recupero del velivolo in acqua. C’era anche un troupe di Rtv Slo da cui abbiamo ricavato la foto a corredo del servizio.
Francesco Fain
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