Andolina carica i comunisti «Welfare indebolito dal Pd»

MUGGIA. “Sanità e Stato Sociale”. Questo il titolo dell’incontro svoltosi nella sala Millo organizzato dal Partito Comunista di Muggia che ha visto la partecipazione del candidato sindaco Marino...

MUGGIA. “Sanità e Stato Sociale”. Questo il titolo dell’incontro svoltosi nella sala Millo organizzato dal Partito Comunista di Muggia che ha visto la partecipazione del candidato sindaco Marino Andolina. «Il Partito Democratico di Muggia cerca di far passare sotto silenzio il grave pasticcio prodotto dal suo partito di riferimento nazionale sul tema Isee», ha spiegato Andolina. Per il medico triestino anche i muggesani «soffrono ingiustamente del mancato adeguamento del calcolo dell’Isee alla sentenza del Tar e del Consiglio di Stato. Il Governo aveva infilato nel computo del “reddito disponibile” anche i contributi socio-sanitari come la pensione di invalidità e l’assegno di accompagnamento, rendendo “più ricchi” molti disabili e privandoli di prestazioni gratuite».

Prima il Tar e quindi il Consiglio di Stato avevano abrogato questa norma: «Ma a tutt’oggi il ministero per il Lavoro non ha imposto all’Inps la cancellazione di questi redditi. Molti sono stati danneggiati in passato, molti altri in questi giorni si vedono compilare degli Isee sbagliati che li danneggiano ulteriormente. Non risulta che il Comune di Muggia sia intervenuto per sanare questa ingiustizia». Il tema è oggetto peraltro di un esposto alla Procura da parte dello stesso Andolina. L'aspirante sindaco del Partito Comunista di Muggia ha poi affrontato il tema sanità: «Nel 2015 l’aspettativa di vita in Italia è calata e c’è stato un eccesso di 50mila decessi per varie cause, la crisi riduce anche la voglia di vivere, incluse le varie riforme sanitarie. È una tragedia peggiore di quella delle centinaia di morti per l’amianto o per le migliaia di Chernobyl, ma la cosa non fa molta impressione».

Andolina ha evidenziato che il ministro della Salute Lorenzin ha ridotto il numero di esami che possono essere eseguiti gratuitamente: «Un ammalato di cancro non paga il ticket, ma per sapere di avere il cancro un cittadino rischia di pagare centinaia di euro. Questo, in una situazione di povertà crescente, rischia di provocare altre migliaia di morti “evitabili”». Per quanto riguarda l’aspetto sanitario rivierasco «Muggia condivide col resto della Regione il disagio diffuso per i cittadini che devono ricorrere alle cure sanitarie. Il nuovo Piano sanitario regionale è un terribile pasticcio che in teoria doveva prevedere uno spostamento di risorse dall’ospedale al territorio, in modo da permettere molte cure il più vicino possibile a casa del paziente. Di fatto all’ospedale sono stati sottratti posti letto e personale, 500 infermieri in meno, mentre parallelamente il territorio risulta ancora impreparato a sostenere l’impatto di pazienti abbandonati dall’ospedale».(tosq.)

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