Andolina ha eseguito l'infusione

A buon fine l'operazione eseguita agli Spedali civili di Brescia sul piccolo Federico, di tre anni. E la polemica non tarda a scoppiare
Marino Andolina
Marino Andolina

Per la prima volta dall’inchiesta sul metodo Stamina aperta dalla Procura di Torino è stata effettuata un’infusione spinale di cellule staminali a Brescia per Federico, il bimbo di 3 anni affetto dal morbo di Krabbe. L’infusione è stata eseguita dal medico triestino Marino Andolina. «L'infusione è stata fatta e fortunatamente è andato tutto bene ed era l'aspetto più importante» ha confermato il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia Ezio Belleri, secondo il quale «a somministrare la cura è stato solo Andolina».

Una manifestazione pro Stamina
Una manifestazione pro Stamina


Subito non si sono fatte attendere le reazioni. «Il ministro della Salute intervenga per fermare lo scempiò in corso a Brescia»: lo ha chiesto il direttore del Centro di Medicina Rigenerativa Stefano Ferrarì dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Michele De Luca, commentando le infusioni eseguite agli Spedali Civili dal vicepresidente della Fondazione Stamina su un bambino di tre anni. «Se il ministro della Salute non tutela la salute, qual è il suo ruolo?» chiede De Luca, «sconcertato» dall'accaduto. «Mai nella mia carriera - prosegue l'esperto - avrei pensato di assistere in Italia ad uno spettacolo simile: un giudice che nomina commissario ad acta un indagato accusato di truffa e altri gravissimi reati, che è anche vice presidente dell'ente per cui è indagato in spregio a qualsiasi attenzione per il conflitto di interesse; quel commissario ad acta, che non lavora neppure più per il sistema sanitario nazionale, che si autorizza da solo, contro la volontà della direzione sanitaria di uno dei principali ospedali del Paese, a praticare le stesse infusioni per cui è indagato. Dove sono le istituzioni?».
De Luca chiede inoltre: «Perché il ministero della Salute non si presenta coi Nas all'ospedale di Brescia per fermare questo scempio? Perchè il ministero della Giustizia e il Csm non intervengono urgentemente sulla pantomima di sentenze contraddittorie emesse da giudici, che non hanno e non possono avere alcuna competenza tecnica medico-scientifica per autorizzare infusioni di intrugli segreti potenzialmente pericolosi ancorchè inefficaci? Perchè chi dovrebbe tutelare il diritto alla salute e alla sicurezza dei cittadini lascia che pazienti inermi siano dati in pasto ad individui che non hanno la più pallida idea di cosa sia una cellula staminale e rilasciano dichiarazioni scientificamente agghiaccianti?».

Stamina, Andolina pronto a effettuare le infusioni
Una manifestazione del comitato Pro Stamina all'esterno dell'Azienda Ospedaliera 'Spedali Civili' di Brescia, 17 Dicembre 2013. ANSA/ FILIPPO VENEZIA


«Un primario anestesista dell'Azienda ospedaliera di Verona si trova a Brescia per collaborare con il dottor Andolina (indagato della Magistratura) all'infusione nel corpo di un bambino malato del cosiddetto metodo Stamina, la cui composizione è tuttora segreta e pertanto non verificata dalle autorità competenti. Manca quindi ogni elemento che ne possa garantire l'appropriatezza e la non pericolosità per i malati». Lo ha affermato il Presidente del gruppo Pd al Senato Luigi Zanda, che continua: «Il primario veronese è accompagnato dalla senatrice di Forza Italia Cinzia Bonfrisco. Siamo davanti ad un caso assoluto di disprezzo delle regole basilari di uno Stato di diritto, cosa particolarmente grave perchè avviene sulla pelle di persone malate». «Non condivido per nulla - afferma Zanda - che un parlamentare si faccia sostenitore pubblico di un metodo di cura non scientificamente verificato».

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