«Assurdo togliere la cittadinanza a Benito Mussolini»
«Evidentemente c’è chi continua a credere che, rivangando la storia o togliendo gli scheletri dall’armadio altrui, il mondo anche politico diventa migliore».
Inizia così una nota del Movimento sociale Fiamma tricolore che esprime tutta la sua contrarietà per l’iniziativa portata avanti da Sel, Rifondazione comunista, Italia dei valori e Forum con l’obiettivo di togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini tramite una delibera consigliare del Comune di Gorizia. La richiesta viene definita dalla Fiamma Tricolore «assurda, vergognosa e fuori del tempo, che tenderebbe a rinnegare la Storia e a ricreare dissapori, asti e odi mal sopiti verso una politica di Sinistra che costruisce poco ed infanga tanto per motivi ideologici-elettoralistici. È possibile che ha distanza di 70 anni con tutti i problemi dell’Italia di oggi, la Sinistra più estrema del Paese pensi sia importante togliere quella cittadinanza onoraria?». Nella lettera si fa riferimento anche ad altri «scheletri nell’armadio», oltre a quelli connessi al Duce. Secondo gli esponenti goriziani della Fiamma tricolore «con la disoccupazione giovanile al 40%, un’evasione fiscale tra le più alte al mondo, per non parlare di corruzione, povertà, industrie in fuga o in declino, pare assurdo che si rivanghi il passato». Fiamma ricorda anche alla sinistra più estrema alcune opere create da Mussolini come l’Inps, l’Inail, le Casse rurali e artigiane, l’Assicurazione invalidità e vecchiaia, la Casa del mutilato.
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