Atmosfera da inizio Novecento Primo brindisi al Caffè Teatro

Bumbaca Gorizia 12.02.2019 Pre-inaugurazione Caffè Teatro © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12.02.2019 Pre-inaugurazione Caffè Teatro © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



L’imponente insegna sopra il nuovo bancone in marmo giallo e l’atmosfera del locale, impreziosita dai dettagli oro-rosa richiamano lo stile del primo Novecento. Così si presenterà, a partire da domani, il rinnovato Caffè Teatro di Gorizia, che ieri ha celebrato in forma riservata un brindisi inaugurale alla presenza della giunta comunale quasi al completo. Tra le specialità proposte dal menù, anche questo profondamente rinnovato rispetto al passato, trovano posto anche pesce crudo, ciliegie piemontesi da abbinare al gelato al cioccolato fondente e una vetrina dei vini del territorio con oltre 40 etichette. Oltre alla forma, dunque, la nuova gestione punta sulla sostanza. «Ci piacerebbe – l’augurio rivolto dal titolare Renzo Marc e dalla direzione – che questo luogo diventasse per Gorizia quello che il Contarena e il Caffè degli Specchi sono per Udine e Trieste. La situazione che abbiamo trovato era pessima, i lavori sono stati tanti e non sono mancati gli ostacoli. Abbiamo lavorato duramente e con passione per arrivare a questo risultato, speriamo che i goriziano potranno apprezzare la nostra offerta».

Ai fondi stanziati dal Comune (157 mila euro), l’imprenditore ha aggiunto una quota di 30 mila euro destinata ad aumentare tra qualche mese, quando saranno posizionati i dehors su via Garibaldi. La direzione è affidata a Gianluigi Basandella e Bruno Fontana, che guideranno una squadra di 10 camerieri e barman, mentre gli interni sono stati curati dallo studio Project design di Giovanni e Sonny Scaratti. Il Caffè Teatro sarà aperto dalla prima colazione alle 23, ma al venerdì e al sabato la chiusura sarà posticipata alle 2. «Il Caffè Teatro sarà il bar per antonomasia di Gorizia – ha commentato il sindaco – vederlo chiuso faceva male a tanti goriziani, mi auguro sia uno dei simboli della rinascita della città». —



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