«Atto di civiltà e dovere costituzionale»

Atto di civiltà e dovere costituzionale. E' questo, per il Partito Democratico, riconoscere le unioni civili e i diritti delle coppie omosessuali. A partire da oggi inizierà in Parlamento la discussione sul Ddl Cirinnà, e proprio in vista del dibattito in aula ieri sera i senatori del Pd Alessandro Maran e Laura Fasiolo hanno affrontato la questione delle unioni civili in una conferenza al Best Western Palace Hotel di corso Italia, a Gorizia, moderato dal segretario provinciale del partito Marco Rossi.
«A distanza di otto anni dall'esperienza dei Dico torniamo ad affacciarci in Parlamento a questo argomento – ha detto Rossi -, ma è da oltre vent'anni che in Italia si discute di diritti delle coppie omosessuali». Ad aprire i lavori è stato il senatore Maran, che ha chiarito subito un aspetto: il riconoscimento delle unioni civili non è semplicemente un'opzione, ma è una necessità. «L'assenza in Italia di una legge che regoli le unioni delle coppie omosessuali viola di fatto l'articolo 2 della Costituzione – ha detto -, ed anche la Corte di Strasburgo ha condannato e sanzionato il nostro paese per lo stesso motivo. Ecco allora che non possiamo sottrarci a un processo, quello in atto, che è simile a quello che ha portato all'emancipazione femminile nel secolo scorso. In Italia viviamo una situazione anomala, perchè mentre nella grande maggioranza degli altri paesi europei ed occidentali si è già arrivati al riconoscimento del matrimonio egualitario, qui non abbiamo nemmeno una legge che regolarizzi le unioni. E si badi bene che il Ddl Cirinnà in tal senso è già un compromesso, esprime una posizione moderata».
Maran ha citato ad esempio quanto accaduto in Irlanda, in Spagna o Portogallo, Paesi dalla fortissima impronta cattolica, come l'Italia, dove però sono stati riconosciuti ugualmente i matrimoni egualitari. E a proposito delle tanto discusse adozioni del figlio del partner (o stepchild adoption), Maran ha parlato di «norma di buon senso, che mira a garantire al figlio la continuità affettiva». Sicuramente sarà questo, comunque, uno dei nodi più dibattuti in Parlamento. Lo ha lasciato intendere anche la senatrice Laura Fasiolo, premettendo che nel Partito Democratico esiste una posizione chiara e univoca, ovvero “che la legge deve passare, e che le unioni civili devono essere riconosciute per colmare il grave ritardo di civiltà che accusiamo nei confronti degli altri paesi. Questa legge dovrà essere comunque solo il primo passo di tanti altri”. «Sulle adozioni esistono invece dei punti di vista differenti, legati in particolare alla preoccupazione per il fenomeno del cosiddetto utero in affitto», ha proseguito Fasiolo -.
Marco Bisiach
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