Badanti straniere a lezione di menù bisiachi
Le badanti straniere, e sono numerose in città, non sanno cucinare “bisiaco”, mettendo a dura prova il palato, e le abitudini, degli anziani monfalconesi? D’ora in poi arriva, in formato videoclip, il menù dei piatti tipici locali preparati e raccontati in diretta. Si tratta di vere e proprie lezioni di cucina, un pacchetto di proposte, per le quali le badanti potranno accedere alla visione attraverso il sito del Comune di Monfalcone, oppure avvalendosi di internet. Una sorta di “menù di Benedetta”, trasmissione che furoreggia sull’emittente di Real Time, in salsa bisiaca, con tanto di attrice arruolata a illustrare le fasi di preparazione delle pietanze e le relative ricette. I video sono caratterizzati da un format di immediata comprensione, nonchè dalla brevità dell’esposizione per non appesantire la comunicazione rendendola invece gradevole e di facile applicazione pratica. Si va dunque dalle seppie con la polenta alla pasta con il ragù fino alla pasta e fasoi, ricette delle nostre zone e che non richiedono elaborazioni eccessivamente impegnative. Il tutto sarà veicolato con il “logo” dell’Ambito socio-assistenziale, che rappresenta un albero con nove radici, i Comuni del mandamento, ed il fogliame indicante i progetti legati ai piani di zona, in relazione alle attività messe in campo.
Il progetto rientra nel quadro di un piano complessivo portato avanti dall’Ambito, riguardante la formazione delle badanti straniere, per il quale era stato ottenuto uno specifico finanziamento. «Grazie a questo percorso, intrapreso già in passato - spiega l’assessore alle Politiche sociali, Cristiana Morsolin -, abbiamo garantito una serie di corsi di formazione per le badanti straniere, come quello sulla movimentazione dei carichi, ossia la gestione della persona assistita sotto il profilo delle modalità di spostamento. Dall’altro, sono stati proposti percorsi per le famiglie al fine di istruirle nei processi di assunzione, compresa la gestione dei contributi e di tutte le procedure di legge necessarie per non incorrere in sanzioni. Il progetto ha avuto un ulteriore rilancio attraverso la proposta di “pacchetti orari” dedicati, con la presenza di un formatore al domicilio della persona assistita. È quindi emersa l’istanza, da parte delle famiglie, di assicurare agli anziani in cura anche i cibi abituali, delle nostre zone, esigenza che evidentemente non tutte le badanti straniere sanno esaudire. Da qui l’iniziativa dei menù attraverso la formula dei videoclip. Il pacchetto dei videoclip è pronto, si tratta ora di individuare esattamente le modalità più semplici ed efficaci per poterli veicolare».(la.bo.)
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