Barbana, via al dragaggio del canale
di Antonio Boemo
. La Regione ha assegnato in questi giorni i lavori per i dragaggi lungo il canale di Barbana. Manca meno di un mese al “Perdòn de Barbana”, la tradizionale processione con le barche piene di fedeli, che si recano a rendere grazie alla Vergine per aver evitato che Grado venisse colpita dalla pestilenza nel 1237.
Due sono state in questi ultimi anni le incognite che hanno interessato la processione votiva: il ponte girevole, che non ha mancato di dare problemi (di apertura e chiusura) ma soprattutto i fanghi del canale che, nel solito punto, la curva in vicinanza dell’isola-santuario, si addensano di continuo impedendo il passaggio agli scafi con maggior pescaggio.
L’assessorato regionale alle Infrastrutture ha dunque assegnato i lavori per il dragaggio del canale che, per quanto detto, devono essere effettuati prima del “Perdòn”. «Ritengo - dice il consigliere regionale Alessio Gratton - sia un primo passo di fondamentale importanza. Nei mesi scorsi - ricorda - era stato presentato il cronoprogramma degli interventi da attuare nella laguna di Marano e Grado, in cui non vi era traccia degli interventi da eseguire nella parte gradese della laguna. Ho quindi chiesto un incontro con l’assessore comunale Emiliano Gordini, competente in materia ambientale, il quale mi ha informato di quali fossero le priorità della nostra laguna, e da lì ho cominciato un intenso lavoro con la direttrice del servizio regionale».
L’esito di queste sollecitazioni, come precisa Gratton, è che quest’anno, rispetto alle ultime annate, sono stati anticipati i tempi dei dragaggi. «Stiamo provvedendo - aggiunge il consigliere regionale gradese - ad aggiornare il cronoprogramma, inserendo anche altri interventi necessari, come quelli sul porto Mandracchio e sul canale Taglio nuovo, cronoprogramma che nel giro di qualche settimana sarà reso pubblico».
Proprio per questi interventi è stata studiata la possibilità di inserire nell’assestamento del bilancio della regione, previsto a luglio, ulteriori risorse per la realizzazione di interventi che inizialmente non erano stati programmati.
Tutto ciò sempre per risolvere, solo temporaneamente, le varie problematiche. La speranza è infatti che, una volta superate le attuali urgenze, venga predisposto un piano per l’ordinaria manutenzione.
«Dopo anni in cui era di fatto complicatissimo realizzare lavori in laguna - spiega Alessio Gratton - stiamo riattivando le procedure necessarie. Un’ulteriore difficoltà è data anche dallla ripresa dei rapporti con le ditte, che in dieci anni di scarsissimo utilizzo avevano cominciato a dismettere i loro macchinari».
Dato che laguna è un ecosistema unico, dal valore inestimabile, che rappresenta la storia della comunità gradese, dev’essere indubbiamente mantenuta in vita, ma per questo ha bisogno, come sottolinea Gratton, «di essere vissuta e curata a dovere. La laguna - conclude - dovrà essere sempre più un plus economico oltre che ambientale, meta di un nuovo turismo sostenibile: quello naturalistico, che finora non è stato sfruttato appieno».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








