Bianchini: «La Regione valorizzi Neurologia»

Il consigliere di Sel: «Aver ottenuto la trombolisi è importante ma vogliamo anche la Stroke Unit»

«L'ottenimento della trombolisi è estremamente importante e positivo, ma deve essere un primo passo. Ora vogliamo la stroke unit».

Il consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà Livio Bianchini, che da anni è in prima fila nella battaglia per portare al San Giovanni di Dio il trattamento dei pazienti colpiti da ictus con la trombolisi, accoglie positivamente la notizia del via libera della Regione alla sua introduzione anche a Gorizia, ma è parecchio indispettito dalla prospettiva che poi i pazienti debbano essere trasferiti inevitabilmente ai reparti di neurologia di Udine o Trieste.

«L'altra sera in commissione tanti altri colleghi, dopo di me, hanno osservato questa contraddizione – dice Bianchini -. Qual è il suo senso? A questo punto sembra chiaro che la Neurologia del San Giovanni di Dio non vale nulla, o quanto meno così viene considerata dalla Regione, e allargando il discorso lo stesso si potrebbe dire del Punto nascita, o del Pronto Soccorso. Invece di migliorare, la sanità goriziana viene abbandonata, e il famoso “gioiellino del Nordest” è destinato di questo passo a diventare una semplice Rsa». Anche i consiglieri Riccardo Stasi, per la maggioranza, e Manuela Botteghi, per l'opposizione, hanno chiesto chiarimenti sulla questione al direttore sanitario dell'Ass Isontina Bertoli, senza ricevere però una risposta chiara. «Nel 2010, dopo che a Gorizia venne effettuata la simulazione di utilizzo della trombolisi richiesta dalla Regione, si disse che era tutto a posto, che la neurologia del San Giovanni di Dio era attrezzata – dice ancora Bianchini -. Ora perché si ritiene che le cose stiano diversamente? Allora io dico che non dobbiamo fermarci, e dobbiamo lottare perché anche al San Giovanni di Dio si possa avere una vera e propria Stroke Unit, che del resto altro non è che una stanza con un paio di letti».

Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia di simili perplessità emerse anche nel consigliere regionale di Forza Italia, Rodolfo Ziberna che ha preso parte ai lavori della commissione consiliare.

Marco Bisiach

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