Biblioteche chiuse, anzi no: restano aperte sul web

La responsabile Cristina Cocever: «Servizio potenziato online, 240.000 ebook, 15.500 riviste e 80 banche dati» 

TRIESTE. Le sedi fisiche sono chiuse, ma le biblioteche dell’Università di Trieste continuano a funzionare online, a pieno ritmo e per alcuni versi pure potenziate. Per rispondere alle necessità di studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo, che hanno l’esigenza di proseguire con lo studio e il lavoro rispettando i provvedimenti restrittivi, il Sistema bibliotecario d’ateneo (Sba) ha arricchito la varietà di risorse disponibili sulla propria home page (www.biblio.units.it), evidenziando quelle che in questo momento possono risultare particolarmente utili.

«Da tempo mettiamo a disposizione dell’utenza numerosi servizi web: dal catalogo elettronico BiblioEst, condiviso con le biblioteche del Polo Sbn del Friuli Venezia Giulia, fino ai contenuti digitali veri e propri, che per il settore accademico contano 240.000 ebook, 15.500 riviste elettroniche e 80 banche dati bibliografiche specializzate - evidenzia Cristina Cocever, responsabile delle biblioteche di scienze, tecnologie e scienze della vita di UniTs -. In questo periodo molti editori e fornitori stanno offrendo contenuti liberamente accessibili per supportare non solo la ricerca ma anche la didattica a distanza. Proprio a questo tema abbiamo dedicato un pulsante in home, da cui si accede a un utile elenco di contenuti e servizi per la didattica a distanza: quiz, tutorial, video. Abbiamo inoltre attivato un pulsante riservato a tutte le risorse ad accesso gratuito per quanto riguarda la ricerca sul Covid-19, così da metterle a disposizione di tutta la comunità scientifica».

Nella home page del Sistema spicca anche un invito alla firma di una petizione, perché non tutti gli editori hanno risposto in modo solidale all’emergenza: l’Appello per il diritto di accesso alla conoscenza scientifica in stato d’emergenza, partito dal comitato biblioteche Nilde e già sottoscritto da molte biblioteche universitarie e di enti di ricerca, chiede agli editori scientifici una deroga temporanea alle clausole restrittive degli accordi di licenza, per facilitare l’uso dei servizi a distanza e delle collezioni digitali e favorire così l’accesso alla documentazione scientifica, indispensabile per le attività di aggiornamento, ricerca, studio e insegnamento.

«Come Sba inoltre stiamo lavorando per mettere a disposizione degli studenti i testi consigliati per gli esami universitari. Stiamo spulciando corso per corso la bibliografia indicata dai docenti: controlliamo se i testi sono già presenti nelle nostre collezioni, altrimenti provvediamo ad acquistarli e inserirli nel catalogo digitale integrandoli con tutti i metadati per semplificarne il reperimento. Lo stesso facciamo per gli articoli scientifici e i testi in versione elettronica acquistati all’interno di pacchetti: poiché per scaricarli è necessario trovarsi all’interno della rete d’ateneo, abbiamo inserito le istruzioni per farsi riconoscere come utenti d’ateneo pur accedendo da casa», spiega Cocever.

Quanto ai numeri, già nel 2019 gli utenti attivi all’interno del Sba sono stati circa 10mila, con circa 90mila movimenti tra prenotazioni e prestiti, di cui il 30% direttamente da cataloghi elettronici, ci spiega Elisa Zilli, referente del Polo Sbn di UniTs e del Fvg. Come già annunciato nei giorni scorsi tutti i cittadini possono prendere a prestito libri e altri prodotti digitali sul portale www.biblioest.it, registrandosi direttamente sul sito: a disposizione ci sono circa 1500 ebook e 300mila risorse digitali. 

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