Bike sharing, iniziata la maxi-riparazione
Bike sharing: è arrivato il momento di rimettere a posto ciò che i vandali hanno distrutto. L’amministrazione ha intrapreso l’opera di manutenzione delle bici pubbliche. Nei giorni sono iniziati i lavori di sistemazione delle colonnine e delle biciclette: un’operazione quest’ultima effettuata in parte dalle officine comunale, in parte da un meccanico esterno. In particolare l’amministrazione comunale ha previsto di spendere 9 mila 716 euro per sistemare le postazioni, che «hanno subito spesso atti vandalici, riportati anche sulla stampa locale, con rottura di diverse parti delle colonnine d’aggancio delle bici quali orecchie, tappi circolari, lettore Rfid tessere regionali», si legge in una determina comunale. «Due anni fa, quando abbiamo deciso di adottare il sistema di bike sharing – sottolinea l’assessore Francesco Del Sordi – mettemmo in conto la variabile degli atti vandalici, che assieme alle problematiche meccaniche costituisce uno dei punti deboli del servizio. Ora abbiamo individuato le risorse per sistemare le postazioni e rimettere a disposizione degli utenti le biciclette che nel frattempo hanno subito rotture». I danni maggiori sono stati subiti la postazione di viale Oriani, inutilizzabile, tant’è che oggi non ci sono più le biciclette. Il motivo? Sono state, qualcuna più qualcuna meno, sfasciate con la mazza. Ecco il bollettino dei danni: 5 fari anteriori; 8 fari posteriori; 10 campanelli; 6 portapacchi; una dinamo. E poi dieci collegamenti elettrici tra dinamo e fanali; una ruota anteriore che è stata rimossa e ha preso il volo e una bici (la 3) rubata. Si tratta di dati ancora parziali perché non è stato possibile controllare tutte le bici introdotte nel circuito). Non bastasse: nell’area sono entrati in azione i vandali dotati di spray e pennarello indelebile che hanno completato l’operazione teppistica. L'ufficio Ambiente in collaborazione con il Ced sta ora cercando una contromisura per il principale problema di comunicazione tra le stazioni e il server con il database dei movimenti. L’unica soluzione perseguibile con certezza di risultato sarebbe l'installazione su ogni postazione di un accesso Adsl che consentirebbe anche l'installazione di una telecamera di sicurezza per il controllo continuo della stazione. (fra.fa.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








