“Bollette pazze” dell’Eni: proteste anche a Cormons

CORMONS. Anche a Cormons, come in diversi altri centri dell'Isontino, c'è una vera e propria sollevazione popolare per l'arrivo di tante, tantissime bollette con addebiti enormi da Eni. Moltissime le...

CORMONS. Anche a Cormons, come in diversi altri centri dell'Isontino, c'è una vera e propria sollevazione popolare per l'arrivo di tante, tantissime bollette con addebiti enormi da Eni. Moltissime le segnalazioni che abbiamo ricevuto e che riportiamo, a testimonianza del malcontento di molti cittadini che si sono visti recapitare a casa introiti da pagare ben superiori rispetto alle aspettative.

«Mi sono stati addebitati 465 smc in più rispetto al mio consumo - protesta una cittadina sul web - che annualmente è di 437 smc visto che per scaldare la casa utilizziamo soprattutto la stufa».

Stime superiori alle previsioni che conseguenzialmente portano con sé costi clamorosi: «Abbiamo ricevuto una bolletta di quasi 600 euro quando nello stesso periodo dello scorso anno, utilizzando il riscaldamento nello stesso identico modo, avevamo pagato meno della metà - evidenzia un'altra cormonese - sono andata a verificare il consumo esatto e risulta che mi è stato stimato un utilizzo giornaliero di 13 smc quando la media abituale nella nostra casa in inverno non supera i... 4 smc. Come è possibile? In base a cosa vengono fatte queste stime? D'ora in poi farò l'autolettura, ma credo che non sia giusto operare in questo modo. Ci sono tante persone anziane che subiscono queste bollette assurde e non sapendo cosa fare pagano ugualmente. Che servizio è?».

C’è poi chi ha svolto ugualmente l'autorilevazione dei consumi ma si è visto addebitare in bolletta ugualmente il costo della stima effettuata dall'azienda. «E le imposte sui metri cubi in più che mettono in conto?», si chiede indignata un'altra utente del centro collinare. «Non paghiamo e andiamo a protestare in massa chiedendo che correggano, anche perché le imposte sono calcolate in base ai consumi stimati», evidenzia un'altra donna. Un giovane, sempre di Cormons, poi sottolinea: «Ma è mai possibile che nel 2016 non ci sia un sistema che automaticamente segnali all'azienda il consumo effettivo alla scadenza della bimensilità e ci si debba ancora affidare a stime o impegnare gli utenti in autoletture?».

E c'è chi chiede infine l'intervento delle autorità cittadine: «Sono tanti gli anziani e le persone più deboli che non sanno come comportarsi di fronte a bollette inspiegabili - aggiunge un altro ragazzo -. Credo che sindaco e amministrazione comunale si debbano far carico di prendere in mano la situazione e spiegare alla cittadinanza quali soluzioni adottare e soprattutto fare la voce grossa assieme a tutta la politica locale per far si che episodi di questo tipo non si ripetano più».

Matteo Femia

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