Bollette-pazze di Eni spunta l’idea del comitato

Eni torna nell'occhio del ciclone. Nuova, fortissima ondata di proteste a Gorizia, con l'arrivo delle ultime bollette del gas, nei confronti del colosso che dallo scorso anno è subentrato a Isogas in città e in buona parte dell'Isontino. Tanto che, all'orizzonte, spunta anche l'ipotesi della costituzione di un comitato di cittadini. Il problema è sempre lo stesso, con importi da pagare alle stelle – in certi casi anche triplicati rispetto a quelli dello stesso periodo dell'anno scorso – e più in generale poca, pochissima trasparenza. Mentre centinaia di cittadini imbufaliti, per non dire disperati di fronte alle cifre da pagare, sfogano la loro frustrazione sui social network o chiamando la nostra redazione, ad alzare la voce è anche l'assessore provinciale Donatella Gironcoli. Che, in questo caso da semplice cittadina, sta anche pensando, assieme a molti altri nelle sue condizioni, di dar vita ad un comitato che possa condurre una battaglia e fare chiarezza sulla situazione. «Voglio raccontare la mia esperienza personale, perché le cose non possono continuare in questo modo – dice Gironcoli, che sul suo profilo Facebook ha anche lanciato un appello ai media, al mondo della politica e alle associazioni dei consumatori -. Per informazioni relative ad una mia utenza sono stata allo sportello di via Marconi di Eni, dove gli operatori fanno credere che dobbiamo passare necessariamente al mercato libero anche per l'elettricità di Eni, visto che Estpiù è stata acquisita, dicendo che per legge è necessario sottoscrivere un nuovo contratto con loro. Cosa assolutamente falsa, visto che ormai Estpiù fa parte di Eni, ed il contratto già sottoscritto i precedenza con il servizio di tutela, è ancora valido, mentre firmandone uno nuovo si passa al mercato libero». Donatella Gironcoli denuncia anche la scarsa chiarezza delle bollette (dove vengono specificate anche salatissime spese per il trasporto e la gestione dei contatori), e una certa «arroganza e maleducazione» nel trattare gli utenti. «Invito ad agire e prendere posizione in difesa dei cittadini anche le istituzioni, a partire dal sindaco Romoli», dice Gironcoli. Il cui intervento sui social ha raccolto in poche ore un centinaio di commenti da parte di cittadini infuriati con Eni. C'è chi conferma di essere stato invitato a firmare un nuovo contratto, chi lamenta di consumi stimati estremamente più alti rispetto a quelli reali. Insomma, tra gli utenti è caos e monta la rabbia. Anche perchè non è dato sapere su quali fondamenti si basino le stime di Eni. Come possono essere di due o tre volte superiori rispetto a quelle che proponeva Isogas un anno fa? E perché le segnalazioni e le auto-letture comunicate regolarmente non vengono considerate? Domande che, chissà, potrebbero presto interessare anche Le Iene, visto che la goriziana Erika Bonifazi, sempre su Facebook, ha lanciato (già piuttosto gettonata) l'idea di rivolgersi alla popolare trasmissione televisiva Mediaset per mettere Eni con le spalle al muro.
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