Bomba perduta in piazza condiziona i lavori a San Girolamo

ERVIGNANO. Sono partiti i lavori di riqualificazione della centralissima piazza San Girolamo. Uno dei primi problemi da risolvere sarà verificare la presenza di una bomba aerea inesplosa, risalente alla seconda guerra mondiale, che si pensa possa trovarsi nei pressi della chiesetta di San Girolamo. Non si conosce il punto preciso e pertanto sarà necessario, quando saranno effettuati gli scavi, prestare la massima attenzione.
Recentemente, l’associazione Cervignano Nostra aveva ricordato che il 18 gennaio 1945 ci fu un bombardamento su Cervignano di dodici bimotori alleati. A Cervignano furono sganciate quattordici bombe. Queste notizie sono contenute in un articolo, scritto dal compianto Furio Anderle, nella rivista “Cervignano Nostra”.
«In una prima fase – conferma il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino – gli scavi saranno superficiali. Una ditta specializzata seguirà costantemente l’intervento per verificare l’eventuale presenza dell’ordigno bellico. Alcuni anni fa, nella zona esisteva un cippo. C’era una scritta incisa che recitava “bomba inesplosa”. Questo cippo è sparito, pertanto non conosciamo l’esatta posizione della bomba». Sarà necessario considerare la profondità e l’eventuale stato di conservazione dell’ordigno prima di procedere. «Potrebbero decidere, qualora fosse trovata, di spostarla oppure di lasciarla in quel luogo – aggiunge Savino -. Dipenderà dallo stato di conservazione. Ovviamente, nel caso in cui gli esperti dovessero scegliere di portarla via, scatterebbe immediatamente il piano di messa in sicurezza e di evacuazione. Gli scavi saranno seguiti con estrema attenzione anche da parte della Soprintendenza, con l’appoggio di un archeologo». La riqualificazione di piazza San Girolamo sarà effettuata dall’impresa edile Di Betta Giannino di Nimis, che ha proposto un ribasso del 15,6%. L’importo di aggiudicazione è di 177 mila euro. «Secondo il cronoprogramma presentato dalla ditta – fa sapere il sindaco – tra tre settimane inizieranno gli scavi in piazza. Per il momento abbiamo iniziato con il rifacimento dei marciapiedi in via Malacrea. Il parcheggio resterà aperto nella prima fase dei lavori, in seguito ci sarà la chiusura definitiva. In circa 4 mesi, salvo imprevisti, l’intervento dovrebbe essere concluso». L’amministrazione sta ragionando in merito all’opportunità di rendere a senso unico il primo tratto di via Marcuzzi, in entrata dal sottopasso di via Gorizia. «Questo per consentire di realizzare alcuni parcheggi a spina di pesce – spiega Savino -. In questo modo potremmo recuperare i posti auto che saranno eliminati. Il resto di via Marcuzzi resterà a doppio senso di marcia. Sarà una piazza semplice ed elegante. Recupereremo la parte centrale ma valorizzeremo anche la strada romana, compreso l’edificio sacro. Saranno collocate alberature e panchine. Il disegno del pavimento ricorderà la caratteristica conformazione delle città romane».
Elisa Michellut
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