Borgo Basiol sorvegliato speciale

GRADISCA. Procede a passi ben distesi, a Gradisca, l'iter per la realizzazione del progetto Microhabitat, chiamato a fotografare in maniera esauriente la qualità ambientale della periferia cittadina e in particolare di borgo Basiol. Grazie al lavoro svolto congiuntamente dall'assessore provinciale all'Ambiente, Mara Cernic, e al suo omologo gradiscano, Alessandro Pagotto, il Comune ha ottenuto un finanziamento da 24mila euro con il quale andrà a realizzare un vero e proprio dossier sullo stato di salute del "rione" gradiscano del Basiol. L'incarico professionale è stato affidato a una ditta goriziana specializzata nello studio dell'inquinamento acustico, elettromagnetico ed ambientale. Il territorio di borgo Basiol è a tutti gli effetti "accerchiato" da alcune problematiche ambientali. Dalle problematiche della viabilità, alla supposta presenza di polveri dell'ex cava Mattiroli, passando per le antenne della telefonia mobile e – soprattutto – per la presenza di alcuni insediamenti industriali. Fra questi l'ex stabilimento Friulresine, oggi chiuso. Un' azienda che era attiva nel settore della produzione di gommaspugna e materie plastiche espanse. Insomma, un insediamento pericoloso in caso di incidente. In borgo Basiol pratica si andranno a collocare nella zona delle centraline, ovvero vere e proprie stazioni di rilevamento di dati sullo stato di salute ambientale, elettromagnetico e acustico sul rione.(l.m.)
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