Botte da orbi a Lesina tra due famiglie rivali

LESINA. Scene di ordinaria follia in una cittadina dalmata votata al turismo e che che sa tanto di Venezia per i suoi monumenti, le piazze, le calli, le abitazioni e altro ancora. A Lesina (Hvar), capoluogo dell'omonima isola, a scontrarsi in modo violento con pugni, calci e mazze da baseball sono stati due gruppi, l’uno rappresentato da Frane Žuvela, 30 anni, proprietario del noto ristorante locale Marinero, e l’altro dalla famiglia Lekaj, titolare delle panetterie presenti a Lesina. Un contrapporsi tra gente del posto, dalmati purosangue e di nazionalità croata, e i Lekaj, famiglia albanese stabilitasi sull’isola in cerca di lavoro.
Le ruggini tra gli Žuvela e i Lekaj sono di antica data, con i primi spalleggiati da gran parte degli abitanti locali, non sempre ben disposti, anzi, verso i “foresti” arrivati dal Kosovo. La situazione è precipitata nella tarda serata di lunedì dopo che per parecchi mesi il proprietario del Marinero ha rinfacciato ad un componente 42enne dei Lekaj di tenere troppe casse del pane di fronte alla sua rivendita, contenitori che ostacolerebbero l’ingresso degli avventori al Marinero. Stando a quanto confermato dalla polizia, la famiglia albanese ha ingaggiato a pagamento cinque giovani di Signo (entroterra di Spalato), entrati nel ristorante intorno alle 22.30. Il quintetto ha preso a spaccare l’inventario, ha cacciato tutti i clienti e quindi si è avventato su Frane Žuvela, picchiandolo selvaggiamente e fratturandogli la mascella.
Nonostante le ferite e prima di essere trasportato in ospedale a Spalato, l’uomo ha avuto la forza di chiamare telefonicamente il fratello. Nello spazio di un paio di minuti, una quarantina di abitanti di Lesina hanno deciso di mettere in atto una spedizione punitiva. Dopo avere picchiato uno dei Lekaj (frattura di una costola), si sono messi a cercare gli altri membri della famiglia e i cinque aggressori del Marinero. Il tutto di fronte a turisti allibiti, parecchi dei quali hanno preferito rientrare subito negli alberghi e negli appartamenti in cui alloggiano. La polizia, pochi elementi in verità, ha fatto quello che ha potuto e uno degli agenti è stato addirittura costretto ad estrarre la pistola d’ordinanza e a sparare un colpo in aria per riportare la calma. Il Lekaj aggredito è stato salvato a malapena, con i poliziotti che l’hanno rinchiuso nel commissariato, mentre all’esterno decine di persone minacciavano di entrare e c’è voluto l’uso dei lacrimogeni per disperdere la piccola folla inferocita.
Da Spalato è partita immediatamente per Lesina una squadra di agenti della polizia speciale, che hanno subito “preso possesso” del nucleo storico, per impedire altri incidenti. Tre persone sono state arrestate e diverse denunciate per lesioni e altri reati.
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