Brazzano, via l’amianto dai tetti dall’ex caserma

Conclusa la bonifica del sito. Smaltite tutte le coperture in eternit la cui presenza aveva costituito motivo di preoccupazione per la popolazione
Di Matteo Femia
Cormons 5 Maggio 2015. Caserma di Brazzano. © Petrussi Foto Press - Diego Petrussi
Cormons 5 Maggio 2015. Caserma di Brazzano. © Petrussi Foto Press - Diego Petrussi

CORMONS. L'amianto nell'ex caserma di Brazzano è solo un ricordo. L’intervento di rimozione delle coperture in eternit dai tetti dei magazzini del complesso militare so è infatti concluso: il materiale è stato asportato e la struttura è stata messa in sicurezza. Costo dell'operazione: 110 mila euro in tutto. Va così in archivio una questione piuttosto spinosa per la frazione di Brazzano: quando, circa un anno e mezzo fa era giunta alle orecchie dell'opinione pubblica la presenza di materiale in amianto, la preoccupazione tra i residenti dell'area intorno all'ex caserma e tra i genitori dei bambini frequentanti il polo scolastico di via Collio, sito proprio di fronte all'ex sito militare, era stata massima. Le successive rassicurazioni dell'amministrazione comunale, manifestate anche attraverso una serie di incontri pubblici con i cittadini oltre che sulla stampa e in Consiglio comunale, avevano tranquillizzato maggiormente la popolazione: si temeva che in qualche modo non solo l'eternit presente potesse rappresentare in sè un pericolo, ma che anche la sua rimozione, in qualche modo, potesse essere motivo di dispersione nell'ambiente di qualche particella. La giunta comunale fu chiara in merito: si svolgerà tutto secondo le procedura previste per legge, e non ci sarà alcun tipo di pericolo per i residenti, visto che le tettoie in questione prima di essere rimosse saranno ricoperte da uno speciale materiale fissante. Né alcun problema ci sarebbe stato per la vita quotidiana, che sarebbe potuta proseguire senza interruzioni o precauzioni di qualche tipo: nessuno stop all'attività scolastica, quindi, né impossibilità di uscire da casa per i residenti negli orari di operazione dell'impresa scelta per la rimozione dell'amianto.

E così, in effetti, è stato: nessun problema è stato manifestato, e l'obiettivo di messa in piena sicurezza del sito è stato raggiunto. Non sono al momento registrati altri siti pubblici in cui sia necessario intervenire per la rimozione dell'amianto, e quindi l'attenzione da un punto di vista della sicurezza e dell'incolumità dei cittadini si sposta su altre questioni: restano infatti da risolvere il nodo della stabilità della palazzina dormitorio nell'altra ex caserma cormonese, quell'Amadio diventata oggi Giardini della Pace. Che cade però letteralmente a pezzi: dal tetto della palazzina dormitorio sono cadute in passato tegole e pezzi di copertura nelle aree circostanti. Problema che non era di grossa entità fino a quando l'area era off limits per tutti: oggi che è diventata pubblica, invece, l'instabilità della palazzina dormitorio può rappresentare un tema delicato per la sicurezza dei cittadini, visto che soprattutto nelle giornate di forte vento non è da escludere che si verifichi qualche crollo.

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