Callari: Monti riapre lo studio medico a Panzano il 28 agosto

Dopo i problemi di collegamento al web e tre mesi di attesa l’ambulatorio riprenderà l’attività, ma nella sede di via Pisani
Bonaventura Monfalcone-24.04.2017 Sopralluogo-Ambulatorio-Via Pisani-Panzano-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-24.04.2017 Sopralluogo-Ambulatorio-Via Pisani-Panzano-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Se si chiede ai residenti di Panzano qual è la scocciatura da oltre tre mesi a questa parte, la risposta arriva in un battito di ciglia: non poter andare a piedi dal medico. Gli aficionados del dottor Franco Monti – parecchi – dal 2 maggio scorso sono costretti a far la spola in bus o in auto allo studio di San Polo, l’unico dove ora il medico di base esercita, per il rinnovo di una ricetta, la misurazione della pressione, una visita generale. La sede di via Napoli 19, presso cui per 32 anni di fila il professionista svolse l’arte di Ippocrate, con contratto di locazione, non è più disponibile, venduta dalla proprietà a terzi. Evento dinanzi al quale il Comune ha dovuto correre ai ripari, cercando una nuova soluzione per non lasciare le famiglie di Panzano senza dottore.


Dopo l’iniziale ritrosia di Monti, soprattutto in conseguenza delle numerose incombenze burocratiche a carico della categoria, tra cui il nuovo collegamento alla rete informatica per la condivisione delle cartelle cliniche, ma anche la riforma che prevede l’apertura degli studi dei medici di base almeno per otto ore al giorno, da lunedì a venerdì, l’ente ha convinto il dottore a tornare nel rione operaio, impegnandosi a concretizzare una serie di condizioni. Così, dopo svariate lungaggini burocratiche, pare che si sia arrivati al dunque. C’è infatti una data e, salvo intoppi dell’ultimo minuto, secondo quanto comunicato dall’assessore alle Politiche sociali Sebastiano Callari, investito della questione, l’ambulatorio riaprirà a Panzano, in via Pisani, a partire dalla settimana del 28 agosto. L’immobile è lo stesso destinato anni fa a ospitare l’infermiere di quartiere. I locali, già pronti, sono stati tinteggiati e riadattati alle nuove funzioni. Secondo gli accordi col Comune dovrebbero ospitare Monti due volte alla settimana.


Non solo: entro un mese dalla data un secondo medico, Lara Clocchiatti, dovrebbe insediarsi nello studio attiguo, una volta alla settimana, garantendo quattro presenze mensili. I pazienti del rione recupererebbero così le tre sedute settimanali, come prima della chiusura dell’ambulatorio di via Napoli. «Speriamo di farcela per il 28 agosto: è l’obiettivo che ci siamo posti – commenta Callari –. Il dottor Monti, con cui abbiamo collaborato nel percorso, sarà in ferie fino al 26». Stando all’assessore, nonostante il riattamento dei locali avvenuto già ai primi di giugno, non si è riusciti ad aprire prima l’ambulatorio al pubblico «sempre per un problema fondamentalmente collegato alla disponibilità dell’Azienda sanitaria, alla quale avevamo richiesto di mettere il linea lo studio di Panzano di modo che possa dialogare con la struttura ospedaliera». «L’Aas 2 si era impegnata in tal senso – ricorda Callari –, ma prima si sono riscontrate criticità autorizzative, perché ci voleva il permesso della Regione, poi si sono avanzate difficoltà con Insiel e infine altri aspetti tecnici». Morale: l’ente sta «ancora aspettando che l’Azienda batta un colpo».


E ciò frenerà l’apertura? «No – replica – perché ci siamo attrezzati col Ced del Comune, attraverso il dottor Misciali, per allestire una Dls provvisoria in grado di sopperire alle funzioni. Si sta elaborando il piano proprio in questi giorni: saremo pronti per il 28». Un altro scoglio, però, si profila all’orizzonte ed è quello del nuovo servizio dell’infermiere di comunità. «Dopo tre mesi di attesa – chiarisce Callari –, a precisa domanda rivolta alla dottoressa Pellizzari, referente infermieristica per l’Aas 2, ci è stato risposto che non vi sono operatori per le funzioni. Insomma, come si può vedere, ci si scontra sempre con le lentezze burocratiche e l’inettitudine di chi prima annuncia cose senza poi avere risorse per attuarle».


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