Capitanerie di porto operazione sicurezza su spiagge e coste

Il maggior numero di infrazioni rilevate nell’area di Ragusa Nel mirino i limiti di velocità e le dotazioni dei natanti

FIUME

È probabilmente il problema più grande del settore diportistico in Croazia, il cui mare Adriatico in queste settimane viene attraversato da circa 180 mila imbarcazioni di vario genere. È la navigazione dei natanti a più di 5 nodi e a meno di 300 metri dalla costa, comportamento che mette a repentaglio la sicurezza non solo delle altre barche e relativi equipaggi, ma anche e soprattutto dei bagnanti. I motoscafi e gli acquascooter che sfrecciano a più di 15–20 nodi e a meno di 300 metri dalla terraferma, costituiscono un problema molto serio e non di rado provocano incidenti, purtroppo anche con esiti tragici.

Il braccio di mare dove queste violazioni avvengono con maggiore frequenza riguarda le acque di Ragusa (Dubrovnik) e dintorni, dove nei giorni scorsi uomini della Polizia marittima e della Capitaneria portuale hanno effettuato controlli. Le violazioni alla predetta regola hanno riguardato 30 imbarcazioni, ai cui conducenti sono state inflitte multe per 65 mila kune, pari a 8 mila e 890 euro. Ricordiamo a proposito che l'eccesso di velocità ad una distanza inferiore ai 300 metri dalla costa comporta ammende che vanno da un minimo di 1.000 (137 euro) ad un massimo di 15 mila kune (2.052 euro).

L'importo della contravvenzione dipende se si sbaglia per la prima volta, oppure si è recidivo in materia. Sempre nelle acque ragusee, i controlli hanno evidenziato violazioni legate ai documenti del natante, al numero di persone trasportate sui battelli turistici (rispetto a quanto registrato dall'imbarcazione), alla conoscenza delle regole sulla navigazione, alla mancanza dell'attrazzatura necessaria a bordo e al possesso o meno della patente nautica. Per quest'ultimo caso, si rischia in Croazia una pena pecuniaria fino a 5 mila kune, circa 684 euro. Va detto che i controlli dell'altro giorno hanno riguardato le acque di competenza di tutte e otto le capitanerie di porto istro–quarnerino–dalmate. —



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