Casermette, il Comune perde il finanziamento da 130mila euro

Persi 130mila euro. Perso un finanziamento (già riconosciuto e “ufficiale”) che doveva servire alla bonifica dei suoli inquinati e al recupero delle aree degradate nell’area delle Casermette, a Montensanto, nella zona nord della città.
La denuncia arriva dai consiglieri comunali Emanuele Traini (Federazione della Sinistra) e Stefano Abrami (Italia dei Valori) che sono entrati in possesso di un documento della Regione firmato dal direttore centrale Ambiente ed Energia Roberto Giovannetti. Il sottotitolo è sin troppo chiaro: “Rigetto istanza di proroga termini fine lavori”.
«Tale documentazione - attaccano i consiglieri comunali di opposizione - è pervenuta al Comune di Gorizia da parte della Regione. Mentre questa amministrazione si vanta dei tagli al costo del personale (oberando di lavoro i dipendenti evidentemente sottodimensionati alle esigenze della macchina comunale) e non convoca sedute del Consiglio in virtù del risparmio, assistiamo alla perdita di contributi come questo da 130.000 euro facendo passare la cosa in sordina. Tutto ciò è estremamente grave soprattutto perché tali fondi giacciono infruttuosamente nelle casse comunali dal lontano... 2007». In effetti, leggendo la documentazione si evince che «l’adozione di detto provvedimento comporta obbligatoriamente il recupero integrale della somma già concessa e erogata».
Ma non è l’unica questione in ballo. «È addirittura sconvolgente prendere atto del quarto sollecito per l’integrazione documentale in merito alla Casa di riposo per l’ottenimento del contributo previsto - scrivono i due esponenti di minoranza in una nota -. Tutto ciò, oltre ad evidenziare l’inadeguatezza del ruolo ricoperto dal sindaco nella veste di assessore ai lavori pubblici, è l’ennesima riprova di come sia completamente assente una politica volta al rilancio ed alla rivalutazione della città poiché i fondi ci sono ma non... vengono utilizzati».
Di fronte alla delicatezza della situazione, abbiamo chiesto spiegazioni al Comune di Gorizia, al sindaco (e assessore ai Lavori pubblici) Ettore Romoli. «Le Casermette? In effetti, è un problema. Il finanziamento regionale copriva il 50% della spesa: l’altra metà doveva metterla il Comune. Abbiamo chiesto una proroga perché non siamo riusciti a individuare 130mila euro. Contiamo nell’interessamento dell’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito».
E la Casa di riposo? «Quella è una pratica vecchissima. Non abbiamo ancora fornito la documentazione alla Regione perché si tratta di carte di difficile reperimento: peraltro, i nostri uffici ritengono di averle inviate in Regione già a suo tempo. La situazione verrà risolta. Non perderemo nemmeno un euro».
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