Caso atrazina, analisi Arpa estese a tutta la Bassa friulana
CERVIGNANO. La prossima settimana, l’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) continuerà ad effettuare le analisi in tutti gli edifici pubblici non solo di Cervignano, ma dell’intera Bassa friulana.
Il problema dell’inquinamento da atrazina, infatti, non riguarda solamente la cittadina friulana e i comuni di Terzo e Fiumicello, ma interessa sicuramente anche altre zone del territorio. A Cervignano, le analisi recapitate al Comune da parte dell’Azienda sanitaria nella giornata di venerdì hanno rilevato la presenza di dafc (0,12 microgrammi per litro, mentre il limite di legge è pari a 0,10), un derivato dell’atrazina, nella falda acquifera artesiana.
Il sindaco, Gianluigi Savino, ha firmato un’ordinanza di non potabilità dell’acqua per le scuole materne di via Ramazzotti e Predicort e per la scuola primaria di via Firenze. Probabilmente l’ordinanza sarà estesa anche ad altre zone.
L’amministrazione comunale, venerdì mattina, ha provveduto a portare le bottiglie d’acqua negli istituti scolastici cittadini direttamente interessati.
«L’Arpa - ha confermato il sindaco Savino - a seguito delle problematiche riscontrate sul territorio, provvederà a effettuare le analisi un po’ dappertutto». Le amministrazioni comunali, intanto, attendono l’installazione dei filtri a carbone, che consentiranno il filtraggio dell’acqua.
«Contiamo molto su questi filtri - le parole del sindaco -. Dalle informazioni che abbiamo potrebbero essere in grado di normalizzare la situazione in tempi brevi. Attendiamo dal Cafc notizie in merito».
Il presidente del Cafc, Eddi Gomboso, conferma che la sperimentazione è già partita ed è a buon punto. «Stiamo sperimentando - ha argomentato Gomboso - una serie di filtri a carbone, che hanno la capacità di riuscire a “catturare” alcune sostanze contenute nell’acqua. A breve contiamo di completare la sperimentazione, un passo importante per tutta la Bassa friulana e anche per il Pordenonese. Quello che faremo sarà trasferire le nostre esperienze sul territorio, a beneficio dei cittadini».
Anche a Fiumicello il sindaco Ennio Scridel recentemente aveva firmato un’ordinanza di non potabilità dell’acqua in tutta l’area scolastico sportiva del paese.
«Nel comune di Fiumicello è già in atto la sperimentazione - ha fatto sapere Gomboso -. A breve comunicheremo i risultati. A quel punto anche i privati potranno muoversi in questa direzione. Questa è una regione particolarmente ricca di acqua, ma questo non significa che non dobbiamo attuare interventi finalizzati a preservare questa ricchezza. Per esempio, molte zone del territorio non sono ancora dotate di impianti di depurazione. Dobbiamo al più presto attivarci - ha concluso - per costruire i collegamenti anche dove non ci sono ancora».
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