Centro Alzheimer, dai Comuni via libera al Cisi per la gestione

Unanimità raggiunta al termine di una riunione dove era anche stata prospettata una soluzione all’interno dell’Ambito socio-assistenziale Alto Isontino. Esclusi dal servizio i centri del Monfalconese
Di Stefano Bizzi

GRADISCA. Il Cisi gestirà il Centro Alzheimer di Romans. L’assemblea dei soci del Consorzio isontino servizi integrati lunedì ha dato il via libera al consiglio di amministrazione affinché prepari una progetto sostenibile. I Comuni hanno votato all’unanimità l’opzione, ma lo hanno fatto al termine di una riunione piuttosto tesa. Sul tavolo due due visioni opposte del problema: da un lato Provincia e gran parte dei sindaci ancora convinti che la soluzione migliore fosse quella del servizio condiviso all’interno dell’Ambito socio-assistenziale Alto Isontino; dall’altro Gorizia e una manciata di alleati certi del fatto che la convenzione con il Cisi fosse la soluzione più adatta, in quanto al Centro Alzheimer accedono anche gli utenti extra-Ambito provenienti dalla Bassa friulana. Spettatori, i Comuni del “Basso Isontino” si sono limitati ad assistere ricordando la propria esperienza. Tra battibecchi e mugugni, alla fine, ha prevalso l’interesse dei malati: il Cisi si occuperà del Centro diurno di Romans. Il servizio non riguarderà però i cittadini dell’area Monfalconese, così, per evitare un aggravio dei conti per i soci bisiachi del Consorzio, è stato deciso che i costi dell’operazione saranno contabilizzati su un bilancio dedicato. «Questo non azzera il problema», ha però evidenziato il sindaco di Romans Davide Furlan che, ricordando l’esperienza della Cooperativa Itaca, ha ribadito la necessità di una quota solidaristica da parte delle amministrazioni convenzionate perché è utopistico sperare che il servizio possa sostenersi solo con le quote “a gettone” versate dai Comuni soltanto nel momento in cui utilizzano il servizio. Nell’esprimere le preoccupazioni del cda per un’avventura che porta il Cisi in un “terreno inesplorato”, il consigliere Gianfranco Gregori ha quindi messo in chiaro che il Consorzio non potrà intervenire sul centro Alzheimer con risorse che la Regione, i Comuni e la Provincia destinano alla disabilità.

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