Centro sull’Alzheimer Le famiglie chiedono il servizio di trasporto

SAN GIORGIO DI NOGARO. Il Centro Alzheimer potrebbe dotarsi a breve di un servizio intercomunale per il trasporto degli ospiti. Una sorta di prove generali di Uti all’Asp Giovanni Chiabà di San Giorgio di Nogaro. Gli amministratori degli 11 comuni che costituiscono l’Unione Territoriale dei Comuni Riviera Bassa Friulana, assieme ad alcuni rappresentanti del mondo del volontariato, si sono ritrovati nel nuovo Centro Alzheimer per discutere sulla fruibilità dei servizi da parte della popolazione residente.
La riflessione ha riguardato l’importanza, per l’intero territorio, del servizio per i pazienti affetti da morbo di Alzheimer e da demenza senile che, oltre a essere un centro mirato e quindi specializzato per tali patologie, ad oggi è l’unico riferimento specializzato presente. L’importanza e l’utilità del servizio offerto dal nuovo Centro all’intero ambito Uti, è emerso dall’intervento della presidente Gianna De Toni e dal direttore dell’area socio-sanitaria Valerio Pastorutti.
Il Centro diurno è un servizio semiresidenziale rivolto a persone affette dal morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza. È operativo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 e si configura come luogo di accoglienza finalizzato a supportare le difficoltà e i disagi che la persona malata e i suoi familiari trovano nella vita quotidiana. Si pone come risorsa strategica con l’obiettivo di limitare o ritardare il ricovero in strutture residenziali, supportando la famiglia nella sua principale funzione di cura.
L’azienda ha avviato un confronto con le famiglie degli ospiti per comprendere quali possano essere gli ostacoli all’inserimento dei pazienti nella struttura. Il costo del servizio non rappresenta un onere eccessivo poiché, anche grazie al contributo regionale e dell’ambito socio-assistenziale, la retta giornaliera subisce una riduzione significativa, attestandosi intorno ai 32 euro giornalieri comprensiva di tutti i servizi disponibili e dei pasti. Il problema principale per le famiglie è il trasporto dei pazienti in quanto molto oneroso per il tempo e l’impegno che richiede. Per rispondere a questa necessità è stato aperto un tavolo di lavoro in modo da creare una rete che permetta di supportare le famiglie.
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