Cervignano, in un anno chiusi 28 negozi e 5 bar

L’assessore Snidero: «Grazie a nuove aperture il saldo si è fermato a meno 6 Attualmente in città sono attive complessivamente 325 imprese commerciali
Di Elisa Michellut

CERVIGNANO. La crisi si riflette anche sul commercio cervignanese che, nell’ultimo anno, ha registrato un saldo negativo di sei unità per quanto concerne l’andamento delle attività commerciali nella cittadina. L’assessore al commercio, Ivan Snidero, ha reso noti i dati statistici sugli esercizi commerciali e di somministrazione a Cervignano. Quello che balza subito all’occhio è il continuo avvicendamento dei negozi che aprono per poi cambiare gestione in un lasso di tempo molto più breve rispetto al passato e questo è un segnale della difficile congiuntura economica. Nel 2012, a Cervignano, hanno chiuso 28 esercizi commerciali e 5 esercizi di somministrazione (bar e ristoranti) a fronte di 22 aperture di negozi e 3 aperture di attività legate alla ristorazione. I sub-ingressi sono stati 2 per quanto riguarda i negozi e 18 nel settore bar e ristoranti. Nel 2011, invece, avevano chiuso 4 negozi e 2 bar a fronte di 9 aperture di esercizi commerciali e 2 di esercizi di somministrazione. I sub-ingressi erano stati rispettivamente 7 e 2. Attualmente i negozi aperti nella cittadina sono 252 (nel 2011 erano 258, dunque ce ne sono sei in meno) mentre i bar e ristoranti sono 73 (nel 2011 erano 75, due in più). L’assessore Snidero fa notare che, se confrontiamo le chiusure e le nuove aperture dei negozi, le attività che hanno chiuso nel 2012 sono sei: Pace srl, Lady Bike di via Venezia, articoli sportivi di piazza Indipendenza (chiuso da anni), Bradaschia alimentari, a Strassoldo, e i due punti vendita Godeassi, uno trasferito in via Cisis e l’altro chiuso da anni.

I bar che hanno cessato l’attività, nel 2012, invece, sono: ex Gegè di viale Stazione, bar Garden, all’incrocio delle rotonde, il bar interno alla sala giochi Ponte Orlando, il bar Modonese di via Gorizia e La Lanterna di via Lino Stabile. Soltanto il 2005 è andato peggio (i negozi aperti erano 250 e 67 i bar e ristoranti). L’assessore Ivan Snidero guarda il bicchiere mezzo pieno e invita a non dimenticare che se le chiusure sono 28 le nuove aperture sono ben 22 (5 chiusure e 3 aperure per bar e ristoranti) e questo, secondo la giunta, significa che Cervignano resta una cittadina in cui la gente vuole investire. «Di fronte alla situazione economica attuale – commenta Ivan Snidero – i dati confermano che Cervignano è un luogo dove le persone vogliono ancora investire. La crisi emerge dal turn over delle aziende più che dal numero delle chiusure. Le riduzioni dei fatturati si percepiscono maggiormente negli esercizi di recente apertura». Precisa Snidero: «Resistono le attività che hanno investito in qualità, capacità professionale e promozione del prodotto. La nascita di un’associazione di commercianti attiva, che si è fatta promotrice di una propria progettualità e capacità organizzativa, è una buona notizia». Intanto, anche nel 2013, purtroppo le chiusure continuano. Dopo il maxi negozio di abbigliamento Dal Cin, che ha chiuso i battenti recentemente, in primavera, probabilmente chiuderà anche la pizzeria Il Mulino di via Roma. Ha cessato l’attività anche il negozio di animali Quattrozampe di via Trieste, gestito da Igor Trucco.

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