Cgil: «L’ospedale di Monfalcone offre tutte le garanzie necessarie»

Se è comprensibile, ma non condivisibile, che il sindaco di Gorizia reciti il suo copione politico, che peraltro nulla ha a che fare col merito, rimaniamo perplessi dalla posizione del Pd locale»....

Se è comprensibile, ma non condivisibile, che il sindaco di Gorizia reciti il suo copione politico, che peraltro nulla ha a che fare col merito, rimaniamo perplessi dalla posizione del Pd locale».

Inizia così una nota firmata da Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg e Paolo Liva, segretario generale Cgil di Gorizia. «Gorizia - continuano - mantiene infatti, come chiesto dalla Cgil, la sua azienda con una soluzione che allarga il perimetro fino alla Bassa friulana costruendo un bacino che ne giustifica la permanenza, valorizzando anche Monfalcone e consolidando i rapporti di area vasta con Trieste, sia pure in un rapporto che va articolato puntualmente, ma da una posizione rafforzata. Non ci si può aggrappare, nell’era della più grave crisi del ‘900, a una questione puramente anagrafica. Stando dalla parte dei lavoratori pensiamo che la preoccupazione dei genitori siano altre: non perdere il lavoro, e magari doverlo trovare lontano da Gorizia, od evitare che i nostri figli nascano a Gorizia (o Monfalcone, o Trieste) ma debbano andare a lavorare all’estero». Continua la Cgil: «In quanto alle preoccupazioni delle mamme, che vanno prese sul serio, riteniamo che l’ospedale di Monfalcone possa dare tutte le garanzie necessarie e che vada invece garantito l’impiego del personale attualmente in servizio nel punto nascita di prossima chiusura in capo al “percorso nascita” che fa capo ai servizi territoriali. Va ancora esplorata fino in fondo la possibilità di garantire alle mamme goriziane, con una convenzione tra i due sistemi sanitari, la possibilità di partorire all’ospedale di Sempeter: a quel punto sarebbero addirittura in condizione di privilegio, potendo scegliere tra tre, se non quattro ospedali: Sempeter, Monfalcone, Trieste, Pamanova. E si tratta di un fatto importante, perché sappiamo che spesso la maternità è rasserenata dal rapporto fiduciario col medico, che non è detto sia quello che si trova sotto casa».

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