Chiede 2 milioni per il rogo alle Incoronate

È l’unico sopravvissuto alla tragedia dell’isola Incoronata, consumatasi il 30 agosto 2007 e che si portò via le vite di dodici vigili del fuoco dalmati, uccisi dalle fiamme in circostanze tuttora non chiarite. Frane Lu›i„ di Stretto (Tisno), nel Sebenzano, porta sul corpo e nell’anima le conseguenze di quel terribile giorno e ha chiesto allo Stato croato un risarcimento milionario, con il processo che viene celebrato al Tribunale comunale del Lavoro di Zagabria.
Nella denuncia sporta nel marzo 2009 contro lo Stato (concretamente il ministero dell’Interno), la Citta’ di Sebenico, il comune di Stretto e la locale società dei pompieri volontari, Lu›i„ chiede gli sia versato un risarcimento pari a 17 milioni di kune, circa 2 milioni e 246 mila euro, più un vitalizio di 7317 kune al mese (967 euro). La somma di 17 milioni riguarda i danni non patrimoniali avuti dall’ex vigile del fuoco in seguito alla tragedia, ai quali si aggiungono gli interessi moratori a partire da marzo 2009.
L’avvocato di Lu›i„, lo zagabrese Tvrtko Bili„ Eri„, ha consegnato alla corte le prove del gravissimo trauma patito dal suo assistito sull’isola Incoronata in Dalmazia, con la documentazione che comprende le lesioni permanenti, fisiche e psichiche e la necessità di avere bisogno per tutta la vita sia di assistenza, sia di un’alimentazione particolare. A ciò si aggiungono le mancate entrate finanziarie.
Nella causa si rileva che all’epoca del tremendo accaduto, Lu›i„ era sul punto di laurearsi alla facoltà spalatina di elettrotecnica e computeristica. Studi universitari che, se l’ex pompiere fosse riuscito ad ottenere la laurea, avrebbe aperto nuovi scenari lavorativi. Ad esempio avrebbe potuto trovare impiego come ingegnere di informatica, con uno stipendio di almeno 9mila e 500 kune, circa 1255 euro. Invece ricevette la pensione di inabilità che attualmente è di 2200 kune (291 euro) al mese. Ne deriva, così il suo legale, che Lu›i„ perde mensilmente sulle 7mila e 300 kune. L’attuale domanda di risarcimento è la più alta avanzata da Lu›i„, dopo che in precedenza il trentenne dalmata aveva chiesto 2,5 milioni di kune (330 mila euro), per poi salire a 9 milioni (un milione e 189mila euro).
Secondo gli esperti, ci vorranno ancora molte udienze per chiudere il procedimento. E in ogni caso, comunque vada a finire la causa, i familiari di Lu›i„ hanno già ottenuto un primo risarcimento. Nel novembre 2010 il tribunale conteale di Sebenico, infatti, stabilì che alla famiglia venisse versato un milione e 140mila kune (attorno ai 150mila euro) per i patimenti psichici toccati al loro figlio, fratello e nipote.
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