Cicogna punge Marin: «Non hanno altri»

GRADO. La candidatura di Roberto Marin, presentata da Forza Italia, a sindaco di Grado, innesca la prima stoccata da parte di Luciano Cicogna, indicato invece dal Partito democratico. «Fa strano – dice Cicogna - che dopo vent’anni dalla prima discesa in campo di Roberto Marin, Forza Italia non riesca a trovare un altro candidato sindaco. Significa forse che hanno pochi dirigenti e pochi che li seguono?». Ma la discesa in campo dell’ex sindaco può favorire il centrosinistra? «In linea di massima ci può anche favorire ma il vero problema - ricorda il candidato sindaco espresso dal Pd - sono le divisioni che si ripercuoteranno sul Consiglio comunale. Cose peraltro già viste...». Il riferimento è alla troppa frammentazioni che spesso favorisce la conclusione anticipata dei mandati.
In questo momento il centrodestra è letteralmente spaccato in due: da una parte Forza Italia, Fratelli d’Italia e Alleanza gradese con Marin, dall’altra la Lega Nord locale che punta su Igino Matoani. Un vantaggio per il Pd, ma in realtà anche il centrosinistra è diviso. Ecco che per le due coalizioni le cose paiono complicarsi ancor di più se, come si dice, la lista civica Liber@ con il candidato sindaco Dario Raugna dovesse trovare un accordo con una frangia del centrosinistra. Ad esempio i Democratici gradesi di Claudio Gaddi. In realtà Gaddi starebbe colloquiando contemporaneamente su più tavoli e la sua provenienza politica lo avvicina di più al Pd. Ma il Pd cosa sta facendo? Come tutti gli altri partiti continua le trattative. Escludendo al momento Elisabetta Medeot e i suoi compagni di cordata, i cosiddetti ribelli, che non si sa proprio cosa decideranno di fare. Sembra che il Pd possa al momento arrivare a definire un accordo sicuro con Sel e con i Cittadini per il Presidente. Il candidato sindaco Cicogna non commenta, lasciandosi scappare solo un «stiamo riuscendo a compattare qualcosa», perché si tratta di trattative delicate.
Intanto anche le altre forze politiche e civiche si stanno dando da fare. I Pensionati ad esempio, che hanno candidato a sindaco Maurizio Longo, potrebbero accordarsi con il gruppo di centrodestra opposto a quello di Roberto Marin. Liber@ invece va avanti per la sua strada. Il segretario Fabio Fabris non entra nel merito di eventuali alleanze, trincerandosi dietro al fatto che la civica sta parlando un po’ con tutti. Di certo, però, Liber@ ha già deciso che non correrà assieme al Movimento 5 Stelle. L’ufficialità è rimandata a venerdì 19, in occasione dell’assemblea riservata alla sessantina di soci iscritti. «Nell’occasione – dice Fabris – presenteremo ai soci le linee guida del programma, il candidato sindaco e le liste». Dunque niente accordo col Movimento 5 Stelle anche perché i grillini vogliono correre con il proprio simbolo. Dopo il cambio al vertice – il primo responsabile locale, Dario Lauto, è stato sostituito da un gruppo di cosiddetti organizer – emerge solo che il M5S proporrà una serie di candidati invitando soci a fare la loro scelta online.
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