Cinema e negozi hanno retto l’urto di Tiare

Era il 2013. Il multiplex, previsto nell’ambito del parco commerciale Tiare shopping, era soltanto un rendering, doveva essere ancora realizzato, eppure faceva tanta, tanta paura. Un autentico spauracchio. Si disse allora che tale novità rischiava di condannare a “morte certa” i cinema di Gorizia e di Monfalcone.
A lanciare l’allarme fu Giuseppe Longo, direttore di Transmedia, la società proprietaria dei due poli Kinemax del capoluogo di provincia e della città dei cantieri. Si innescò anche un incalzante dibattito sul nostro giornale. Stessi timori anche per i commercianti che consideravano l’avvento del megacentro commerciale di Villesse come il «colpo finale» per tanti piccoli negozi che da anni ormai sopravvivevano (e sopravvivono) a causa della crisi e di una pressione fiscale pesantissima. In molti ricorderanno l’amara ironia di Gianluca Madriz, presidente di Confcommercio Gorizia, che disse: «Grazie a Tiare shopping finiremo tutti “sot tiare” (sotto terra)».
Sono passati gli anni e oggi si può tranquillamente affermare che l’allarme è... cessato. Quelle previsioni catastrofiche si sono rivelate, fortunatamente, infondate.
Cinema
in crescita
I cinema, paradossalmemte, sono in crescita. «È in assoluto una delle migliori partenze del Kinemax degli ultimi cinque anni, e non posso che sottolineare con soddisfazione il risultato di Gorizia dove siamo a quota più tremila presenze rispetto al 2011, anno positivo per il cinema nazionale, un “conto” in attivo nel primo trimestre con oltre tredicimila biglietti staccati in più rispetto allo stesso periodo del 2015», spiega il direttore di Transmedia, Giuseppe Longo.
«La perseveranza nel proporre il cinema d’autore, le iniziative anche in lingua originale, la stagione live del balletto dalla Royal Opera House di Londra, e i grandi classici dell’arte come Renoir, Matisse, Rembrandt oltre alle innumerevoli rassegne stanno dimostrando che Gorizia ormai sta diventando un punto fermo nelle proposte di qualità sia nel cinema che nella altre forme di arte espressive. Molto importante la rete culturale costruita all’interno del Palazzo del Cinema, tra Mediateca (raggiunti nel 2015 circa 15.000 prestiti di Dvd), Dams, associazioni culturali».
La qualità, dunque, paga. Transmedia l’ha capito subito e ha fronteggiato la temibile concorrenza di “Uci cinemas”, il multisala di Tiare shopping a Villesse, privilegiando proprio l’aspetto qualitativo su quello quantitativo.
Il commercio
tiene
Il commercio soffre. Ed un dato assodato. Ma l’Ascom non attribuisce tanto la responsabilità all’apertura di Tiare shopping quanto alle vendite online. «Tiare? Era uno spauracchio prima ma, tirando le somme, il suo impatto sui negozi goriziani non è stato affatto devastante. Forse, la “nostra” clientela è stata più attirata dai centri commerciali sloveni piuttosto che dalla megastruttura di Villesse», argomenta Benedetto Kosic, presidente mandamentale di Ascom-Confcommercio. Ma è giunto, finalmente, il momento della riscossa dei centri storici? «Non sono fiducioso. Credo che dovremo ancora masticare amaro. Tiare o non Tiare».
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