Clinica Santa Eufemia nessun cambio d’uso: non diventerà albergo

In questi giorni circola la voce del possibile cambio di destinazione d’uso della clinica di Sant’Eufemia che potrebbe diventare un immobile di più facile vendita, anche economicamente molto più vantaggiosa. Ma il sindaco Edoardo Maricchio smentisce categoricamente queste voci replicando duramente a chi fa «demagogia» su questi argomenti. Sull’argomento interviene il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti che auspica «che il Comune di Grado non pensi a una variazione urbanistica che cambi la destinazione d'uso dell'immobile per farne l'ennesimo albergo o complesso condominiale (perché rimanga in gran parte invenduto). Non credo davvero ve ne sia bisogno».
Lo dice dopo aver precisato che non appare nemmeno lontanamente possibile una riapertura dell’edificio come clinica poiché non ci sono le condizioni. «Credo però – dice Moretti - possa essere interessante un suo riutilizzo o come struttura di supporto all'Ospizio stesso, oppure come sede per diagnostica ed esami di tipo privato, anche non convenzionato con il Servizio Sanitario Regionale».
Ed aggiunge un passaggio piuttosto interessante: «credo che su questo versante vi possa essere l'interesse di gruppi operanti nel settore della sanità nel momento in cui dovesse essere indetta la gara di vendita».
Ciò starebbe a confermare, come aveva anticipato Il Piccolo, che non ci sono solamente le Cooperative che parrebbero (bisogna ancora usare il condizionale) quasi pronte a presentare l’offerta ma che a seguito della pubblicazione del bando, ci possa essere qualche altro gruppo pronto a intervenire. Un gruppo che sarebbe interessato ad un acquisto unico di tutte le strutture di proprietà della Fondazione. Cosa che andrebbe sicuramente bene anche al nuovo commissario liquidatore della Fondazione Ospizio Marino, l’avvocato Enrico Guglielmucci. «Mi hanno già telefonato alcune persone – risponde Maricchio sollecitato sulla questione della clinica – per chiedermi se è vero che l’amministrazione comunale ha deciso una variazione d’uso della Clinica. Non è assolutamente vero. Non ho mai parlato con nessuno della Regione della Clinica Santa Eufemia. Ribadisco, invece, che proprio la nostra amministrazione ha posto il vincolo per l’Ospizio Marino assicurando eventualmente al nuovo acquirente anche la possibilità di effettuare modifiche, ma senza alcuna variazione d’uso».
Maricchio è visibilmente seccato contro chi mette artatamente in giro queste voci. «Innanzitutto mi meraviglio che il consigliere regionale Moretti parli di questo senza mai aver sentito il sindaco sull’argomento. Io non vado in giro a fare chiacchiere e promosse che poi risultano magari false; non vado in giro a fare demagogia: io sono concreto, mi baso sui fatti».
E parlando invece dell’Ospizio Marino, Diego Moretti dice ulteriormente che con l’arrivo del nuovo commissario liquidatore c’è la speranza che si accelerino i tempi per l’indizione della gara di vendita della strutturta riabilitativa chiusa da quasi quattro anni. «La situazione è, ogni giorno che passa, sempre più insostenibile – afferma - in particolare per le migliaia di utenti che hanno apprezzato la professionalità e la competenza del personale addetto alle cure e alla riabilitazione e di tutto il personale ex dipendente dell'Ospizio, buona parte del quale è rimasto senza lavoro».
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