Collio, una Doc unica anche con gli sloveni

LUCINICO. Nato nel 2003, il premio Collio farà sapere i nomi dei vincitori dell’edizione 2014 sabato, alle 17.30, a villa Attems, Lucinico. Saranno premiati l’autore di una tesi di laurea, di una tesi di dottorato di ricerca, oltre a due giornalisti (uno italiano e uno straniero); infine, sempre all’autore di una tesi di laurea, verrà attribuita una menzione speciale. Sarà l’occasione per assistere a un incontro condotto dall’attrice goriziana Anita Kravos con il “Gastronauta” Davide Paolini e con la partecipazione anche di Marco Simonit, Oscar del vino 2014, Gianni Menotti, già enologo dell’anno, e della “master of wine” Delphine Veissière. Organizzato dal Consorzio Tutela Vini Collio in collaborazione con la facoltà di agraria dell’università di Udine, il Mib School of management di Trieste e l'Arga Fvg, il premio è stato istituito per onorare la memoria del conte Sigismondo Douglas Attems di Petzenstein, primo presidente del Consorzio, che, quest’anno, spegne 50 candeline: traguardo di rilievo assoluto in ambito italiano. Il conte Douglas Attems ne è stato al vertice dalla sua fondazione al 1999; ora, dall’anno scorso, il “suo” ruolo è ricoperto da Robert Princic. Ieri, a villa Attems, nell’annunciare l’appuntamento di sabato, dopo un’introduzione di Stefano Cosma, non si è fatto a meno di parlare del ruolo attuale del Consorzio. Nello specifico, oltre a esponenti di Cassa rurale di Lucinico, Farra e Capriva nonchè di Camera di Commercio, hanno partecipato all’incontro la vicepresidente della Provincia di Gorizia (e assessore all’Agricoltura) Mara Cernic che, non mancando di ricordare la figura del conte Douglas Attems, ha evidenziato l’importanza del Consorzio: «Concepiamo il Collio avendo ben in mente la sua importanza in ambito vitivinicolo ma anche l’eccellenza del suo paesaggio - ha fra l’altro detto la Cernic -. Al momento, l’agricoltura è un settore, forse l’unico, che, nei limiti del possibile, sta fronteggiando adeguatamente la crisi ma dovrà trovarsi pronta per le sfide del futuro». Non poteva, sempre ieri, non essere presente Robert Princic: «Vogliamo raccontare e promuovere il nostro territorio. A tal fine, tengo a dialogare con tutti per diffondere l’attività, il marchio del Consorzio. Una Doc unica? Il Consorzio l’ha sempre sostenuta ma con determinati parametri. Sono aperto al dialogo con tutti e, naturalmente, anche con le realtà del Collio sloveno: siamo stati separati dalla storia; viviamo situazioni amministrative, fiscali diverse ma per il resto il territorio è comune».
Alex Pessotto
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