Colpo in casa: rubato un piccolo tesoro

Presi contanti “custoditi” in casa per parecchie decine di migliaia di euro. Indagini avviate dalla Questura

Stavolta è andata davvero bene ai topi di appartamento in trasferta a Gorizia. Entrati in azione in via Ascoli, forzando la porta di un’abitazione in quel momento vuota (i proprietari si trovavano al lavoro) hanno trovato, oltre ai soliti preziosi e oggetti di pregio, anche una cospicua somma di denaro, «svariate decine di migliaia di euro» secondo quanto è trapelato, che tenevano custodita in casa evidentemente non troppo bene. «Una pessima abitudine di molti goriziani», commentano dalla Questura.

È stato un colpo gobbo insperato per gli stessi ladri. E un colpo al cuore dei derubati che si sono accorti del furto al loro rientro a casa.

La banda, evidentemente specializzata in questo genere di colpi, è entrata in azione a un’ora inconsueta, alle 9 del mattino. Scelto il caseggiato da prendere di mira, al civico 23 a fianco della Sinagoga e vicino al bar Museo, hanno approfittato del portone d’ingresso aperto (la serratura è rotta da tempo) e sono saliti, riuscendo a forzare le porte di due appartamenti al primo e al secondo piano. In uno dei due hanno lasciato perdere quasi subito probabilmente non avendo trovato nulla di interessante, nell’altro invece hanno fatto un bottino pieno.

Grande preoccupazione, ovviamente, per gli inquilini dello stabile. È la prima volta infatti che i ladri compiono un raid in pieno giorno. In uno dei due alloggi visitati, due coniugi avevano lasciato da pochissimo la loro abitazione: la moglie si era recata a fare la spesa e il marito era sceso in garage per dei lavoretti. Sarebbero potuti rientrare a casa da un momento all’altro trovando i ladri ancora all’interno.

Ma il colpo messo a segno è senza dubbio clamoroso. È probabile che i derubati, accortisi dell’effrazione subita, si siano precipitati nel “nascondiglio” del denaro, e siano trasecolati non trovando più nulla.

«È un’imprudenza lasciare grosse somme alla portata di chiunque - dicono dalla Questura -. Tutti dovrebbero attenersi a certe precauzioni. Mentre le famiglie “visitate” stanno ora completando l’inventario della merce rubata, le indagini sono ora affidate agli uomini della Questura che si sono già messi al lavoro. Ma dei ladri, per ora, non c’è traccia.(f.m.)

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