Comune pronto ad individuare una struttura

«Vedremo il da farsi. In ultima battuta, se tutte le prospettive dovessero fallire, faremo in modo di individuare qualche struttura di proprietà comunale per ospitarci all’interno una mensa...

«Vedremo il da farsi. In ultima battuta, se tutte le prospettive dovessero fallire, faremo in modo di individuare qualche struttura di proprietà comunale per ospitarci all’interno una mensa universitaria. Cercheremo di fare la nostra parte».

Il vicesindaco Roberto Sartori sta cercando in tutte le maniere di venire a capo della questione-mensa universitaria che si è davvero ingarbugliata. «La cronistoria è questa: la Regione stanziò, qualche tempo fa, una somma importante per la sua realizzazione. I lavori sarebbero dovuti iniziare nel settembre di quest’anno ma ci è stato comunicato uno slittamento al 2017. Non ci sarebbero problemi se non fosse che le convenzioni sono in scadenza. L’Ardis, ente deputato a gestire le mense universitarie, aveva redatto un bando fra novembre e dicembre per affidare la ristorazione a pranzo e a cena ma la risposta fu davvero scarsa. Successivamente, a gennaio, è stato approntato un nuovo bamdo ma un ristorante ha rifiutato perché non era in grado di garantire il vincolo dei trenta posti. Ora, siamo nella situazione che la copertura è sino ad aprile. Da quel mese in poi, inizieranno i problemi».

Ecco perché tutta questa affannosa ricerca di una situazione. Il tempo sta stringendo e gli studenti universitari “rumoreggiano” sempre più. «Sì. La nostra intenzione è di avviare una ricerca di stabili comunali che potrebbero ospitare tale servizio. Mi viene in mente il “Lenassi” dove lo spazio anche ci sarebbe». Ma si tratta di una sorta di Piano Bperché si spera di riuscire a dipanare la matassa con il concorso (e l’aiuto) dei ristoratori goriziani che verranno coinvolti da Gianluca Madriz, che oltre a presiedere la Camera di commercio è anche presidente mandamentale di Confcommercio Gorizia.

(fra.fa.)

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