Comunità italiana al voto Sfida a Radin e Tremul

Domenica urne aperte per rinnovare i vertici esecutivi e l’assemblea dell’Unione. I due presidenti in carica devono vedersela con Pellizzer e del Ben

POLA. Conto alla rovescia per le elezioni che, domenica, chiameranno alle urne gli appartenenti alla Comunità nazionale italiana della Croazia e della Slovenia. All’ordine del giorno, infatti, il rinnovo dei vertici dell’Unione italiana e dell’assemblea, ovvero il parlamentino, cui spettano competenze legislative.

L’assemblea, in particolare, è formata da 74 consiglieri in rappresentanza di tutte le 52 comunità degli italiani della Slovenia e della Croazia. Ai nastri di partenza ci sono complessivamente 117 candidati distribuiti in diverse liste e gruppi d’opinione. La corsa più incerta e affollata si profila a Fiume dove, per i sei posti in palio, si sfidano ventun aspiranti consiglieri. A Umago la competizione si preannuncia quasi ugualmente serrata: si presentano infatti otto candidati per i sei seggi a disposizione. All’opposto, invece, ci sono diverse comunità dove il risultato è scontato sin dalla vigilia: il numero di candidati coincide con quello dei consiglieri da eleggere.

Domenica, però, gli aventi diritto sono chiamati a scegliere innanzitutto i massimi dirigenti dell’Unione italiana: il presidente e il presidente della Giunta esecutiva. A contendersi le due “poltrone” di peso ci sono due liste: la prima, Orgoglio italiano, vede in campo gli uscenti a caccia di riconferma, il presidente dell’Unione italiana Furio Radin e quello della Giunta esecutiva Maurizio Tremul; la seconda lista, La svolta, dà invece voce all’opposizione e schiera Gianclaudio Pellizzer per la presidenza dell’Unione e Astrid del Ben per quella della Giunta.

I quattro candidati sono reduci da una campagna elettorale che ha toccato praticamente tutte le Comunità degli italiani, comprese le quattro della Croazia continentale, Zagabria, Pakrac, Lipik e Plostine. Il programma? Radin e Tremul sottolineano la volontà di proseguire nel cammino intrapreso negli ultimi quattro anni. Un «cammino di successi», rivendicano i due presidenti, citando ad esempio l’estensione della rete scolastica, la costruzione e la ristrutturazione di numerose sedi di comunità degli italiani e di scuole, il raddoppio del patrimonio immobiliare dell’Unione Italiana che ora ammonta a 9 milioni di euro, il notevole incremento dei fondi destinati alle comunità per le attività in campo artistico, culturale e sportivo. «Tra gli obiettivi - aggiungono Radin e Tremul - favorire adeguate politiche giovanili e rafforzare il ruolo sul territorio delle istituzioni italiane».

Dal canto loro Pellizzer e Astrid Del Ben evidenziano la necessità di una svolta al vertice dell’Unione italiana «per scongiurare l’assimilazione o la sparizione della Comunità italiana». E spiegano: «Il nostro finanziatore principale, l’Italia, ha perso fiducia nei nostri confronti tanto che negli ultimi anni ha tagliato del 50% i fondi a nostro favore. Ma per vivere e operare non si può fare affidamento solo sulle sovvenzioni, si deve creare anche un sistema di autofinanziamento con iniziative economiche e commerciali ben ponderate». i due sfidanti annunciano inoltre il loro impegno per garantire un’integrazione alle pensioni minime croate in modo equipararle alle pensioni minime in Italia e per assicurare la possibilità ai connazionali di usufruire delle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia. (p.r.)

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